LA CASA DELLA RONDINE.
L’autocrazia proibì anche le riunioni assolutamente apolitiche. Vennero soppresse le assemblee dei rappresentanti dei periodici e dell’unione dei pediatri. I dettagli del piano erano stati elaborati dal ministro dell’Interno sin dall’ottobre dell’anno 1915. Vennero messi a disposizione di Chvostov otto milioni di Rubli per assicurarsi la stampa, le edizioni letterarie, le tipografie e l’organizzazione dei chioschi, nonché del cinema. Chvostov riuscì a creare in tutti i governatorati dei nuclei che gli garantivano l’elezione degli elementi prescelti. La direttiva era la seguente: Eleggere gli esponenti di destra e i sostenitori dei gruppi conservatori. Per riuscire a fronteggiare i comunisti, occorreva fondere le destre con il clero. Per poter ottenere un vantaggio sulle masse comuniste occorreva contare sull’aiuto del clero. Esso era propenso a concederlo. L’autocrazia aveva un piano grandioso. Non poteva abbandonare il ministro Chvostov a lottare da solo contro tutta la Russia. Il potere doveva essere centralizzato e mantenuto al solo scopo di promuovere la instaurazione dell’ordine sovrano, a qualunque prezzo ed essere certi di riportare la vittoria sul nemico interno. Il concetto che il nemico interno fosse più pericoloso dello straniero, che i propri cittadini fossero da temere più del nemico d’oltre frontiera, guidava tutti gli atti della cricca di corte. Il complotto dell’autocrazia era maturo. (Ricordo da un racconto di Irina).
C I N E M A
Per voi il cinema è spettacolo.
Per me quasi concezione del mondo.
Il cinema è apportatore di movimento.
Il cinema è rinnovatore delle letterature.
Il cinema è distruttore dell’estetica.
Il cinema è audacia.
Il cinema è uno sportivo.
Il cinema è diffusore di idee.
Ma il cinema è inferno. Il capitalismo ha offuscato i suoi occhi, riempiendoli d’oro. Abili imprenditori lo guidano per la manina lungo le strade. Ammucchiano denaro, smuovendo i cuori con soggettini piagnucolosi.
Ciò deve finire.
Il comunismo deve sottrarre il cinema ai guardiani che lo sfruttano.
Il futurismo deve farne evaporare l’acqua stagnante della lentezza e della morale.
Senza di questo noi avremo o la ”cecetka” importata dall’America o nient’altro che gli ”occhi con lacrima” dei Mozzuchin.
La prima cosa ci è venuta a noia.
La seconda ancor più della prima.
-Vladimir Majakovskij-
http://renzomazzetti.blog.kataweb.it/2014/04/11/il-ministero-della-fiducia/