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Il complotto autocratico

Creato il 14 maggio 2014 da Renzomazzetti
LA CASA DELLA RONDINE.

LA CASA DELLA RONDINE.

 

L’autocrazia proibì anche le riunioni assolutamente apolitiche. Vennero soppresse le assemblee dei rappresentanti dei periodici e dell’unione dei pediatri. I dettagli del piano erano stati elaborati dal ministro dell’Interno sin dall’ottobre dell’anno 1915. Vennero messi a disposizione di Chvostov otto milioni di Rubli per assicurarsi la stampa, le edizioni letterarie, le tipografie e l’organizzazione dei chioschi, nonché del cinema. Chvostov riuscì a creare in tutti i governatorati dei nuclei che gli garantivano l’elezione degli elementi prescelti. La direttiva era la seguente: Eleggere gli esponenti di destra e i sostenitori dei gruppi conservatori. Per riuscire a fronteggiare i comunisti, occorreva fondere le destre con il clero. Per poter ottenere un vantaggio sulle masse comuniste occorreva contare sull’aiuto del clero. Esso era propenso a concederlo. L’autocrazia aveva un piano grandioso. Non poteva abbandonare il ministro Chvostov a lottare da solo contro tutta la Russia. Il potere doveva essere centralizzato e mantenuto al solo scopo di promuovere la instaurazione dell’ordine sovrano, a qualunque prezzo ed essere certi di riportare la vittoria sul nemico interno. Il concetto che il nemico interno fosse più pericoloso dello straniero, che i propri cittadini fossero da temere più del nemico d’oltre frontiera, guidava tutti gli atti della cricca di corte. Il complotto dell’autocrazia era maturo. (Ricordo da un racconto di Irina).

 

C      I      N      E     M    A

Per voi il cinema è spettacolo.

Per me quasi concezione del mondo.

Il cinema è apportatore di movimento.

Il cinema è rinnovatore delle letterature.

Il cinema è distruttore dell’estetica.

Il cinema è audacia.

Il cinema è uno sportivo.

Il cinema è diffusore di idee.

Ma il cinema è inferno. Il capitalismo ha offuscato i suoi occhi, riempiendoli d’oro. Abili imprenditori lo guidano per la manina lungo le strade. Ammucchiano denaro, smuovendo i cuori con soggettini piagnucolosi.

Ciò deve finire.

Il comunismo deve sottrarre il cinema ai guardiani che lo sfruttano.

Il futurismo deve farne evaporare l’acqua stagnante della lentezza e della morale.

Senza di questo noi avremo o la ”cecetka” importata dall’America o nient’altro che gli ”occhi con lacrima” dei Mozzuchin.

La prima cosa ci è venuta a noia.

La seconda ancor più della prima.

-Vladimir   Majakovskij-

 http://renzomazzetti.blog.kataweb.it/2014/04/11/il-ministero-della-fiducia/

 


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