I suoi commenti erano rivolti al concerto di gala in onore del 60° anniversario dell’ordinazione sacerdotale di Papa Benedetto XVI, svoltosi nella sua residenza estiva a Castel Gandolfo. Il repertorio della serata è stato composto da musica del 18° secolo, con opere di Johann Sebastian Bach e Antonio Vivaldi. Nelle sue parole di ringraziamento, il Papa ha sottolineato la fede cristiana che ha animato entrambi i compositori.
MacMillan ha continuato: «I grandi compositori sono come angeli caduti sulla terra per permettere a noi di assaporare il Cielo. Il fatto che molti di loro erano fedeli servitori della Chiesa, e che abbiano creato musica per le nostre sacre liturgie, è un doppio motivo che dovrebbe emozionare e far esultare tutti i cattolici».
Ha poi concluso: «Ciò che la Chiesa deve temere di più è la deculturizzazione della società. I risultati di questo si possono vedere, mentre scrivo, nelle strade del Regno Unito». Di pari passo a questa diffusa ignoranza, avanza purtroppo anche la secolarizzazione, tanto che molti osservatori ritengono che i due avvenimenti abbiano rapporto di concausalità.