Il Comune di Cremona è realmente, intimamente misogino?

Creato il 17 settembre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Non è la prima volta che l’ostilità verso le donne costa al sindaco Oreste Perri una dura reprimenda come quella di Caterina Ruggeri. Infatti Perri non nomina le donne, non sostiene le donne e alle colte le taglia fuori con atti di crudo maschilismo che resuscitano i peggiori spettri oltre a confermare un dato: la donna a Cremona non è regina, non è sovrana, anzi subisce un logorante apartheid da parte di palazzo comunale. Ma perché? Perché discriminare? Perché demonizzare? Perché non lasciarsi illuminare dall’altra metà del cielo?

OGGETTO: Interrogazione con risposta orale circa il partenariato costruito per partecipare al Bando della Regione Lombardia in tema di progetti di Pari Opportunità​

La sottoscritta Consigliera Comunale,

RICHIAMATO
• il Bando Regionale, pubblicato sul BURL n. 32 del 6.8.2013, relativo all’iniziativa regionale “Progettare la parità in Regione Lombardia 2013” con lo scopo di sostenere e cofinanziare progetti volti alla promozione del partenariato tra i soggetti aderenti alla rete regionale delle associazioni e movimenti per le pari opportunità in coerenza con la Legge Regionale n.8 del 29.4.2011;
RICORDATO
 che gli ambiti tematici di intervento regionale ai quali gli attori locali devono attenersi per la presentazione di progetti, sono:
• conciliazione vita famigliare/vita lavorativa
• riequilibrio di genere nella rappresentanza istituzionale
• lotta agli stereotipi di genere
• contrasto alla violenza nei confronti delle donne (domestica, extradomestica, tratta)
• integrazione delle donne immigrate
EVIDENZIATO
• la ricchezza che il nostro territorio esprime in tema di associazionismo femminile di volontariato che da tempo si occupa in maniera attiva al contrasto della violenza nei confronti di donne e di integrazione delle donne immigrate;
• il carico di lavoro che queste associazioni si accollano senza alcun sostegno economico se non quello delle tessere associative;
• l’opportunità offerta dalla risorse del bando regionale sopra indicato con le quali è possibile:
 dare sostegno concreto alla quotidiana e ininterrotta attività che tali associazioni svolgono nella nostra città, chiamate ad affrontare spesso da sole le richieste di aiuto che arrivano dalle donne che bussano ai loro sportelli;
 rafforzare servizi rivolti a tale fascia di popolazione attraverso la formazione di operatori e la garanzia di dare risposte sempre più rapide e sicure,
interroga il Sindaco e l’Assessore alle Pari Opportunità
per conoscere:
• per quali ragioni il Comune fa da capofila ad un progetto di cui alla proposta Regionale sopracitata senza aver provveduto ad un bando di pubblico di interesse per la costruzione del partenariato tra l’associazionismo femminile locale;
• quali criteri sono stati adottati nel prevedere l’inclusione, come partner di tale progetto, di alcune associazioni femminili e quali altri criteri per escluderne una larga fetta, tra l’altro proprio quella che gestisce direttamente e concretamente sportelli di ascolto e di accompagnamento all’autonomia di donne che si rivolgono a loro;
• se non crede di coinvolgere, anche nella fase si predisposizione del progetto, la Commissione Consigliare preposta in tema di Pari Opportunità (non viene convocata da anni) al fine di raccogliere indirizzi e idee che potrebbero arricchire il progetto da presentare;
• se non ritiene tra l’altro che la città vive oggi un grave momento di carenza di servizi dopo la chiusura di intere sezioni di asili nido, la cui decisione ripropone in modo forte il tema di come conciliare vita famigliare e vita lavorativa per tante donne e famiglie cremonesi.
Cremona, 15.9.2013
Caterina Ruggeri
Consigliera Comunale P.D.

45.143292 10.038939

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