Un processo che è durato cinque anni e che adesso dovrebbe portare finalmente alla sentenza definitiva.
Le accuse contro il congolese ribelle Jean Pierre Bemba sono di uccisioni gratuite di civili, di violenze e di stupri nei confronti delle donne di ogni età e di saccheggi continuati da parte di quelli che erano gli uomini al suo comando(MLC), che erano andati in Centrafrica nel 2002, in soccorso dell'allora presidente Patassé, vittima di un colpo di Stato.
La sua condanna sarebbe un'autentica vittoria per coloro che difendono strenuamente i diritti dell'uomo lì dove questi sono violati impunemente.
Quasi certamente Bemba non uscirà dal carcere, nonostante la difesa dei suoi avvocati,che puntualizzano che l'agire della soldataglia non è avvenuta sotto comando del suo comandante una volta in territorio centrafricano ma su ordine del presidente Patassé.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)