Si chiama Earth Overshoot Day (Eod), il giorno di pareggio tra risorse disponibili e consumi. Un giorno che, nel modello calcolato, doveva essere il 31 dicembre, ma che è arrivato ieri 27 settembre 2011 con più di 3 mesi di anticipo: da ieri il pianeta si impoverisce senza rigenerarsi.
In pratica, l’umanità ha già consumato tutte le risorse che aveva a disposizione per l’intero 2011. Il mondo, da oggi inizierà ad intaccare quelle del 2012.
A rivelarlo è l’organizzazione non governativa Global Footprint Network, che promuove la scienza della sostenibilità lavorando sull’impronta ecologica. Secondo una metodologia che calcola il rapporto tra ciò che consumiamo del pianeta e ciò che il pianeta è in grado di generare, digerire, riprodurre.
I calcoli del Global Footprint Network mostrano che per la vita che stiamo conducendo ora avremmo bisogno di 1,5 pianeti e che prima della metà del secolo richiederemo risorse per ben 2 pianeti. Ma noi di terra ne abbiamo una sola ed è giunto il momento di attivarsi per ridurre la propria impronta.
Quindi, è giusto sperare in un miglioramento tecnologico, in una maggiore efficienza energetica e nelle fonti rinnovabili, ma come afferma Roberto Brambilla, della Rete Lilliput. non possiamo pensare di vincere questa partita senza intervenire anche sugli stili di vita. Cambiare rotta è possibile, ma è un percorso che dobbiamo cominciare subito, partendo dalle nostre abitudini. Partendo dal “ME” per arrivare al “NOI”.
Magazine Salute e Benessere
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