Il controllo del controller.

Da Marte @CPiramidale

Quanti ne abbiamo avuti per le mani, dagli esordi del videoludo ad oggi?
Innumerevoli, vero?
Negli anni, quantità indistriali di bottoni e di leve sono stati torti, brutalizzati e picchiati a sangue nel nome dell'intrattenimento domestico, senza che nessuno levasse un dito per proteggere i loro inalienabili diritti! E' ora di "basta"! :P "Concetto Piramidale" è contro ogni forma di violenza perpetrata nei riguardi dei dispositivi elettronici e delle loro indifese periferiche... :D
Davvero. Non ne possiamo più. La rete oggigiorno è funestata da pazzi sadici ed invasati che, spinti da motivazioni a noi ignote, quotidianamente si dilettano a frullare dispositivi elettronici oppure a farli cadere a terra al solo scopo di verificare se, per caso, si rompono... (Che, se proprio volete saperlo, basta domandarlo a me, che sono esperto in materia e tra l'altro me ne sto qui pure "aggratisse" ad inndottrinarvi sull'argomento... Si. Se frulli un telefono, facile che si rompe. Se lo fai cascare millemila volte sul marciapiede, pure... Ora, invece di sperimentare direttamente e sfasciare hardware, donate liberamente a me i vostri dispositivi ed io vi risponderò pacatamente e con cognizione di causa: "Si. Si sarebbe rotto...", consolandovi nel contempo con un'amichevole pacca sulla spalla... :D ).
Filippica a parte, torniamo a rivolgere la nostra attenzione all'argomento principe di questo post: i "joysticks".
Al giorno d'oggi, se dite a bruciapelo ad un adolescente la parola "joystick", le possibili reazioni sono 2.
A) Vi guarderà con interesse misto a circospezione, così come si osserverebbe un insetto esotico conficcato su uno spillo e conservato entro una teca di vetro, perchè gli state parlando di un oggetto che ha sentito nominare solo nei miti e nelle leggende dell'informatica...

Tra gli esemplari, un raro esempio di "Interfaccia Kempston" per "ZX Specrtum".


B) Morirà tra atroci sofferenze, funestato da orribili crampi, sbavando disteso sul pavimento, nell'erronea convinzione che voi vogliate costringerlo a giocare con l'"XBox" utilizzando il pad originale del 2001, appositamente studiato da "Microsoft" per favorire l'insorgenza della sindrome del "tunnel carpale" nella popolazione mondiale dei videogiocatori...

Millantatore! Non provoco il "Tunnel Carpale"...


Ma noi che la sappiamo più lunga di tutti gli altri, conosciamo la verità. Al concetto di "joystick" corrisponde una ed una sola inossidabile immagine, dalla quale nel tempo è derivato tutto il resto.
Questa immagine...

Lo riconoscete?


Perchè si sa. Oggigiorno si gioca solo ed esclusivamente tramite l'accoppiata "tastiera + mouse" oppure grazie ai sofisticatissimi "joypad", cugini di secondo grado dell'originale sistema di controllo che "Atari" consacrò come uno standard nel lontano 1977...
Eh, già. Così va il mondo.
Nonostante tutto, in quegli anni la scelta di un connettore di tipo "DE-9" per il "joystick" dell'"Atari 2600" saturò il mercato di controllers "di terze parti" provvisti della suddetta interfaccia. Da quel momento in avanti, la stragrande maggioranza dei computers e dei sistemi informatici adottò il connettore ed i "joysticks" standardizzatisi sull'interfaccia "DE-9" divennero di fatto compatibili con la maggior parte dei dispositivi elettronici del tempo, per la gioia di grandi e piccini!!! :D

Sono un tipo famoso, io! ;)


Gioia effimera, in verità. Perchè a quel tempo la stragrande maggioranza dei "joysticks" aveva un problema: la fragilità del sistema costruttivo. Leggi: si rompevano che era una meraviglia! Eccome se si rompevano! :D Tecnicamente parlando, buona parte degli sticks di controllo che nell'era degli 8-bit erano reperibili nei negozi di computers, strutturalmente erano dei gusci di plastica sagomati a mo' di cloche d'aereo della prima guerra mondiale, con tanto di grilletti posizionati nei punti più scomodi ed assurdi... :D

Utilizzato per pilotare un temibile "Savoia-Marchetti"...


Mediamente duravano qualche mese e poi "TRACK"! Una direzione cessava di funzionare... Allora il bambino diligente e pratico che albergava dentro ognuno di noi si armava di cacciavite e smontava il tutto per scoprire la natura del problema, che di fatto era sempre la stessa. I contatti elettrici di queste baracconate erano composti da 4 lamelle metalliche in croce (ed è proprio il caso di dirlo, visto che soggiacevano alle canoniche direzioni ortogonali "Alto", "Basso", "Destra" e "Sinistra"... :D ). Queste venivano piegate contro delle placche metalliche dall'azione della leva di controllo... Flettiti e ritorna in sede. Flettiti e ritorna in sede... Il metallo si incrudiva nel punto di piegatura e patatrack!
"Papà, s'è rotto il joystick!!!". "Ancora?!?!?!". :)
Ma c'era comunque di meglio...

Il "Tac 2" della "Suncom", per esempio...


Ah, il "Tac 2"! Ne ho avuti 2 (che combinazione... ;) ) e sono riuscito a romperli. Entrambi... Certo, durava un pelino di più ed era costruito leggerissimamente meglio delle cialtronate precedenti, ma aveva anche lui i suoi limiti... Il controller praticamente funzionava grazie ad una protuberanza sferica metallica ed elettrificata fissata alla parte inferiore della leva di comando. Questo bitorzolo era accuratamente inserito all'interno di una piccola scatola con quattro contatti elettrici sulle pareti laterali... Inclinavi la leva, il bozzo urtava uno o più contatti ed il gioco era fatto... Niente parti in movimento. Più difficile da scassare. Difficile ma non impossibile!!! :D Il pomello metallico, infatti, era avvitato sul fondo dello stick ed il perno che lo teneva in posizione non era poi questa grandissima barra d'acciaio... ;) Piega ed inclina, negli anni probabilmente s'allentava e/o iniziava ad avere un po' di "gioco" fino a quando "TRACK"! Smetteva anche lui di funzionare. Aprivi il tutto e trovavi la sfera metallica con il suo bel pernetto spezzato che ti faceva "ciao-ciao" con la manina dal fondo della base del "joystick" mentre la leva che un tempo conviveva felice con lui rimaneva sola ed abbandonata sul coperchio superiore del controller...
OTTIMO! :D

Aspetta, c'è anche lui!!!


Eh, già. E poi c'era LUI. L'"Albatros". Fabbricazione 100% italiana. Microswitch ovunque (4 sulle direzioni ortogonali, 2 sui pulsanti di fuoco). L'inconfondibile "click-click" accompagnava ogni movimento dello stick di controllo, che era fluido e...ED IO NON LO RIUSCIVO AD USARE NEMMENO A SCONGIURARE IN ARAMAICO ANTICO, che ogni volta che qualcuno mi dava in mano un "Albatros" ed iniziavo a manipolarlo, il mio alter ego digitale finiva dappertutto tranne dove volevo mandarlo!!!
Mannaggia! :D

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