Il Controllo di Gestione può determinare l’esigenza di una corretta programmazione. Difficilmente accadrà il contrario….
Nella gran parte dei casi il consulente e’ chiamato dall’imprenditore per risolvere problemi irrisolvibili e talmente profondi da rendere impossibili interventi risolutivi.
Gli errori fatti sono quasi tutti addebitabili all’ansia di far presto, alla scarsa conoscenza delle tecniche da adottare o alla cultura imprenditoriale “tutta anni ottanta” di cui sono portatori l’imprenditore ed il management.
Pre-Fattibilità dei business, programmazione e pianificazione budgetaria, analisi e computo dei costi, vengono spesso improvvisati ad intuito: quello dell’imprenditore.
Che siano piccole, piccolissime o medie imprese non ci sono eccezioni: sempre più spesso la programmazione ha il respiro corto e le idee-business nascono e si bruciano nel breve corso di un mese.
Pro-grammare significa definire i codici e le strutture di una organizzazione semplice ma efficace in ogni occasione. Il problema non è il tempo, ma il modellino di programmazione e verifica che si vuole adottare di fronte ad ogni business-opportunity.
Programmazione e Controllo di Gestione
sono codici di comportamento familiare che se non adottati determinano continui divorzi e separazioni mentali, personali ed anche fughe dei collaboratori migliori.
Se programmazione e controllo di gestione non procedono in accordo correggendo gli errori di percorso e rimodulando gli obiettivi in base alle risorse ed alla cultura aziendale a disposizione, l’azienda è condannata alla stanchezza e lo scoraggiamento permanente.
Sono sufficienti poche regole, un linguaggio comune e soprattutto chiarezza degli obiettivi di programma ed efficacia dei metodi di controllo di gestione per evitare perdite di tempo, sprechi di denaro e demotivazioni dei collaboratori.
Ma attenzione, il Controllo di Gestione può determinare l’esigenza di una corretta programmazione; difficilmente accadrà il contrario. Se l’azienda fattura e produce ricavi anche senza programmazione e controllo (e la cosa dura), il controllo di gestione apparirà una cosa inutile. Ma appena il vento cambia, per ristabilire i punti di pareggio e di utile occorrerà piegarsi, sperando che non sia troppo tardi, al controllo ed alla ri-programmazione delle attività.