“Tra i beni comuni, atti a migliorare la vita umana, vanno ricordati anche i diritti alle persone lgbtqi che in quanto persone facenti parte della comunità umana, lottano non solo per i loro diritti negati ma anche per i beni comuni che rischiano di non esserlo più”
Queste le motivazioni per cui il Coordinamento Campania Pride (con un Ordine del Giorno votato all’unanimità) sostiene il quorum ed i 4 SI al referendum del prossimo 12 e 13 giugno.
“I beni comuni - si legge in un comunicato - sono fondamentali a tutta la comunità umana, permettono ed assicurano il diritto ad una vita dignitosa a tutti, tenendo conto delle generazioni future e avendo cura della sostenibilità globale del pianeta senza distinzione di genere, orientamento sessuale, provenienza culturale e sociale, di credo o fede religiosa”