E’ ancora fresca di stampa la notizia dell’annullamento, da parte del Tribunale del Riesame, dell’ ordinanza di custodia cautelare per Gaetano Riina, fratello del boss di Cosa Nostra. La decisione pare derivi dal fatto che il GIP del Tribunale partenopeo si sarebbe limitato ad effettuare un generico “copia e incolla” del provvedimento formulato dal PM, “omettendo ogni controllo e ogni valutazione sul risultato delle indagini preliminari”.
Un atteggiamento semplicistico, quello del Giudice per le Indagini Preliminari del capoluogo campano, che, oltre a far rabbrividire, genera una sensazione di rabbia e di sconforto. Conserviamo ancora un’ idea di amministrazione della Giustizia che non lascia spazio alle approssimazioni e alla superficialità.
E non pensiamo affatto di essere degli idealisti.
Un atteggiamento del genere manda in malora tutta l’attività di polizia che vede quotidianamente impegnati gli investigatori nella lotta contro la criminalità, il più delle volte anche a discapito della famiglia e della vita privata.
Un simile atteggiamento manda in frantumi i sacrifici di uomini e donne che ogni giorno operano tra mille difficoltà per garantire il rispetto della Legge.
Quelle stesse persone che si trovano a far fronte alla mancanza di autovetture, di carburante, di carta, di computer e di ogni altro mezzo necessario per l’attività di polizia, frutto di tagli indiscriminati a discapito della sicurezza.
Una condotta inaccettabile e ingiustificata. Perché oltre che indebolire ingenerale tutto il lavoro della magistratura e della polizia giudiziaria, annienta letteralmente l’operato ed i sacrifici di chi ancora “ci crede”!
Napoli, 4 gennaio 2012
La Segreteria Provinciale Federazione Co.I.S.P.
No related content found.
Click here for reuse options!Copyright 2012 Mediterranews
Wikio Wikio