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Il coraggio di dirlo

Creato il 17 marzo 2010 da Maurizio Lorenzi

di Raffaele Morelli, psichiatra

uomo lacrima
Uomini, imparate a piangere dalle donne: solo chi versa lacrime gioisce davvero.

In Giappone il film “Crying girl”, dove undici ragazze raccontano piangendo la loro storia, ha un successo straordinario tra i maschi che, guardandole, sentono aumentare la loro autostima.

Perché mai? Le donne sono capaci di trasformare la gioia e il dolore in pianto. Gli uomini no. Sono legati al modello del macho che non cede. E i giapponesi lo rafforzano: è tale la loro paura del femminile che si sentono più forti di fronte alle lacrime. Gli occidentali si defilano, gli orientali godono della debolezza della donna. Non ci siamo: né a Est, né a Ovest. Quando una donna piange, sta piangendo tutto l’universo. Le sue lacrime rendono tangibili le paure, le angosce, le fragilità, persino il piacere (quanti lucciconi durante l’orgasmo!).

C’è un principio cosmico che trasforma in liquidi le emozioni, così come produce le mestruazioni e il latte materno. E ci sono immagini di divinità arcaiche che creano il mondo piangendo. Le donne si emozionano per insegnare agli uomini che bisogna commuoversi.

Solo chi sa piangere può gioire davvero. Guardate i greci: avevano eroi violenti, crudeli, eppure piangevano. Allora occorre dire agli uomini che se guardano con tenerezza una donna che piange, se talvolta riescono a versare qualche lacrima, esaltano il femminile che c’è in loro. E insieme la creatività, che è l’unica attività dell’anima che li rende esseri completi. E non gli zombi che stanno diventando.


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