Il coraggio è più importante

Creato il 23 settembre 2010 da Fabry2010

Un mio caro amico recentemente mi ha riferito la risposta che il grande filosofo e scrittore francese Michel Serres ha dato quando gli è stato chiesto: “qual è, tra le virtù umane, la più importante?”

Serres ha risposto: “Il coraggio.” L’interlocutore è rimasto interdetto perché si aspettava un’altra risposta forse più scontata: la generosità, l’amore per gli altri, l’intelligenza, ecc..

Serres ha specificato che per lui OGGI il coraggio è più importante delle altre qualità o virtù umane. Ed è sempre più decisivo. Ogni attitudine umana, dice – pensiamo alla politica, al giornalismo, o anche la fede – senza il coraggio, oggi non vale niente.

Occorre coraggio, si potrebbe aggiungere, nelle vite omologate di oggi, per raggiungere la pienezza dei propri convincimenti, per riconoscere anche la propria umanità, visto che nel mondo liquido di cui parla Bauman  e nel quale sembreremmo precipitati, c’è il rischio di annegare.

Ci vuole coraggio per essere se stessi. Ci vuole coraggio per avvicinare gli altri (la distanza è il nostro parametro preferito, attualmente, l’unica misura che sembra ci faccia dormire sonni relativamente tranquilli) e per fidarci di loro.

Ci vuole coraggio per pronunciare le cose con il loro nome e per rendere il pane alla verità, quando la verità – è affermato da ogni parte – non esiste più, anche se si continua a nascere, vivere e morire, e tutto questo sembrerebbe VERO, se solo fossimo capaci di osservarlo con occhi primigeni.

Ci vorrebbe il coraggio di un Cristo per tornare a stabilire la forza dell’aut-aut e non dell’et-et che oggi invece ci ha soggiogati del tutto. “Non potete servire Dio e la ricchezza” dice, con lingua tagliente, ed è una sentenza che non ammetterebbe discussioni e distinguo. Eppure…  come siamo divenuti abili a discernere, a disquisire, a stemperare e ad annacquare.

Come siamo divenuti poco coraggiosi.


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