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Il cordoglio del Pd Umbria per la scomparsa di Ilvano Rasimelli

Creato il 27 luglio 2015 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria
Ilvano Rasimelli

Ilvano Rasimelli

“La scomparsa di Ilvano Rasimelli ci addolora. L’Umbria perde un uomo di grande valore, un eroe della resistenza che ha contribuito in maniera determinante col suo esempio e la sua azione alla costruzione del profilo e dell’identità della nostra regione, un politico appassionato e un uomo delle istituzioni, amministratore di grande qualità e professionalità, attento e lungimirante”. Così il segretario del Pd Umbria Giacomo Leonelli. “Ricordarlo sottolinea Leonelli – vuol dire rendere onore alla sua storia e farne un esempio per le giovani generazioni”.


La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, esprime il suo cordoglio personale e quello della giunta regionale per la scomparsa del senatore Ilvano Rasimelli. La presidente lo ricorda come “partigiano, figura di spicco in Umbria del Partito Comunista Italiano, e uomo delle istituzioni”.

“L’Umbria, con la scomparsa di Ilvano Rasimelli – afferma la presidente – , perde uno dei più significativi protagonisti della storia politica ed istituzionale di questa regione. Dalla lotta di liberazione, alla militanza politica nel Pcie poi nelle diverse istituzioni nazionali e locali, in cui ha avuto ruoli di primo piano, Ilvano Rasimelli ha sempre dimostrato coraggio, grande rigore e capacità di visione strategica”.


La presidente Donatella Porzi esprime, anche a nome dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, “profondo cordoglio per la morte di Ilvano Rasimelli, illustre e originale figura di politico, amministratore pubblico e professionista. Nella sua lunga vita – sottolinea Porzi – Rasimelli ha fornito un contributo di grandissimo rilievo per lo sviluppo e il progresso civile della comunità umbra. Alla famiglia l’affettuosa e riconoscente vicinanza dell’Assemblea legislativa”.


Il presidente della Provincia di Perugia Nando Mismetti si unisce all’unanime cordoglio per la scomparsa di Ilvano Rasimelli figura di spicco nel panorama politico e istituzionale dell’Umbria. Classe 1924, martedì 28 luglio avrebbe compiuto 91 anni.

“Tra i suoi numerosi incarichi che lo portarono fino al Senato della Repubblica, Rasimelli ricoprì anche l’incarico di Presidente della Provincia di Perugia dal 1964 al ’70 – ricorda Mismetti –. A due giorni dall’insediamento, tra i suoi primi atti, fece visita al manicomio di Perugia nel periodo in cui intorno al tema si stava sviluppando un dibattito intenso. Le cronache di quegli anni riferiscono che Rasimelli, non soddisfatto dell’incontro ‘ufficiale’, si ripresentasse la mattina dopo in incognito alle sei del mattino trovando, a differenza del giorno prima, una situazione ‘infernale’ con stanzette piene di pazienti urlanti e in condizioni igieniche pietose. Da lì intensificò la sua battaglia per la chiusura degli ospedali psichiatrici che vide l’Umbria impegnata in primo piano; battaglia che ebbe il suo epilogo nel 1978 con la legge Basaglia. Un aneddoto – dichiara Mismetti – che dà la misura dell’uomo delle istituzioni che fu Rasimelli: appassionato e coraggioso, responsabile e coinvolgente, competente e rigoroso. Ai miei personali attestati di cordoglio si uniscono quelli del Consiglio provinciale e della comunità di questo territorio che ebbe in  Rasimelli una guida sicura e illuminata”.



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