"il corpo umano" di paolo giordano

Creato il 29 novembre 2013 da Fabrizio64

La sofferenza, la solitudine e il disagio dell’anima che possono devastare l’organismo di una persona presenti ne La solitudine dei numeri primi, vincitore dei Premi Strega e Campiello edizioni 2008, di Paolo Giordano, li troviamo anche nella sua opera seconda “Il corpo umano” (Mondadori). Non posso non condividere quanto detto da Massimo Gramellini: ”Una sensibilità chirurgica e una scrittura credibile nelle descrizioni come nei dialoghi. Pagine splendide e inesorabili.”.
Un battaglione di carabinieri attraversa una valle del Gulistan in Afghanistan, in esecuzione di una missione che nasce sbagliata per ordini scellerati dei superiorie finisce nella tragedia, con cinque soldati ammazzati e uno gravemente ferito dai talebani.
Ogni militare vivrà la propria distruzione interna in maniera diversa. Ognuno di loro è un eroe da tragedia greca e, primo fra tutti,Renè, che emerge in mezzo ai commilitoni per drammaticità e volontà di riscossa. In Renè la determinazione di avere un futuro è superiore alla devastazione  del rimorso.In Giordano v'è la corporeità del dolore, la fisicità dell'angoscia.
E’ un romanzo che per lunghi tratti tormenta il lettoree, credo,non lascerà indifferenti neanche i più cinici e avvezzi a storie di umanità dilaniata e a conflitti interiori ed esteriori.
Non può non essere letto.
Fabrizio Giulimondi

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