Magazine Media e Comunicazione
Un importante uomo politico scomparso pochissimi giorni fa diceva che «a pensare male si fa peccato ma spesso si indovina». Un altro proverbio dice invece che «il diavolo si nasconde nei dettagli». E sono questi adagi che tornano in mente sfogliando il Corriere della Sera del 4/05/2013.
A pagina 19, infatti, compare un articolo sulle minacce rivolte in rete alla Presidente della Camera Boldrini. L'articolo, per chi volesse leggerlo, è disponibile anche in versione online sul sito della prestigiosa testata.
Malgrado ciò guardate che immagine compare a corredo dell'articolo... Sì, proprio così: un'istantanea raffigurante - cito la didascalia - «Esponenti anarchici durante il primo Maggio».Cosa c'entra con l'articolo, dato che nel testo non si parla assolutamente di anarchici e che gli insulti e le minacce alla Boldrini non provengono certo da quell'area?
Non mi pare c'entri nulla neanche con il trafiletto che compare a destra della pagina, che parla del caso Preiti e ci dice che gli inquirenti stanno indagando su eventuali contatti che avrebbero potuto istigare l'insano gesto dello sparatore, ma nulla compare sull'identità di questi contatti, di cui non si sa niente, che probabilmente non esistono e che comunque assai difficilmente possono essere identificati con gruppi anarchici o legati all'estrema sinistra.
Perché allora questa scelta? Probabilmente una leggerezza, o forse l'impaginatore voleva ravvivare un po' la pagina con le pittoresche maschere indossate dai manifestanti.
Lascio ai miei - forse inesistenti - lettori questo dubbio. Spero che anche qualcuno dei milioni di lettori dell'autorevole quotidiano diretto da De Bortoli si siano posti qualche problema.