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Il creatore di Shiny: “In VR, dimenticate quello che sapete sul game design”

Creato il 24 gennaio 2016 da Oculusriftitalia
Il creatore di Shiny: “In VR, dimenticate quello che sapete sul game design”

La realtà virtuale era rappresenta qui a Ludicious, festival del videogioco di Zurigo, dal promettente Shiny. Un gioco di cui abbiamo avuto modo di parlare l'altro giorno, quando abbiamo proposto un hands-on. Abbiamo avuto il piacere di incontrare Sebastian Tobler, game designer del titolo, che ci ha illustrato un po' della sua storia e delle sue ambizioni.

Puoi raccontarci come è nato Shiny? Sono ormai molti anni che se ne parla.
Shiny nasce nel 2013, alla VR Jam, quando avemmo l'Oculus per la prima volta tra le mani: ci impiegammo tre settimane per fare un primo prototipo, non vinse la gara, ma arrivò tra i finalisti e da lì capimmo che potevamo fare qualcosa per trasformarlo in un gioco vero, dal primo concept realizzato. La grafica è sicuramente migliorata nel tempo, stiamo lavorando molto sul gameplay, perché abbiamo bisogno di capire quanto realmente possiamo fare con la musica.

Lo definireste un rhythm game in realtà virtuale
Shiny, ci tengo a dirlo, usa la musica per l'atmosfera e per creare tutti gli effetti fluo, ma non è necessariamente un gioco musicale: non utilizza i beat come in Guitar Hero, per esempio, ma serve soltanto per coordinarti in quella che è l'attività videoludica. Questo è l'aspetto che più di ogni altro vogliamo che venga capito.

Che cosa hai imparato sviluppando con un medium innovativo come la VR?
La prima cosa che ho imparato con la VR è che devi dimenticare qualsiasi cosa che sai del game design, specialmente perché ha molte meno meccaniche di gioco, ma ha più sensazioni di come debba funzionare un videogioco, questa è la parte più grande della VR che ti costringe anche di ragionare in 3D, per capire come le persone avrebbero capito e comprendo la nostra interfaccia: ci siamo accorti che nessuno vedeva alcune cose all'inizio perché erano troppo impegnati sull'obiettivo e quindi abbiamo dovuto ripensarla per cercare di condurre il giocatore dove volevam

Vuoi parlarci dei vostri prossimi progetti?
Abbiamo già un altro progetto che è disponibile per il Gear VR, ma non è un videogioco, bensì una sorta di narrazione virtuale, è già nel Gear VR Store, racconta di Sherlock Holmes. Non è un gioco tradizionale, ripeto, quindi Shiny è sicuramente il nostro primo videogioco e adesso stiamo facendo il normale lavoro di raccolta contatti per trovare investitori. Non so in futuro cosa faremo e se faremo altro, perché adesso è concentrarci su questo gioco dopo due anni di lavoro e vogliamo finirlo e metterlo in commercio: se inizi a pensare a un nuovo progetto mentre se ne sta concludendo un altro rischi di perdere il tuo obiettivo.


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