Meridiano Zero (2012), 464 pagine, 18 euro
In un’epoca di guaritori falsi da smascherare, finti santi da esorcizzare, speranze tradite e malattie non guarite abbiamo trovato il “nostro” personaggio. Milhous, Milo. Un ragazzo semplice, pure troppo, con un amico dal nome improbabile (Cateno) e un negozietto di tavole da surf e suppellettili per cittadini che amano le onde in uno dei quartieri più “giovani” di Roma, il Pigneto.
Milo è uno come tanti, non ha caratteristiche particolari, non è particolarmente “figo”, non è il classico surfista tutto boccoli biondi sulle spalle e abbronzatura, è uno normale. Con le stimmate sulle mani e un potere che nemmeno lui riesce ad accettare e governare.
Il suo potere però fa gola a tanti, alimenta le speranze di molti, suscita l’interesse di persone anche poco raccomandabili che gli girano attorno e lui nemmeno se ne accorge. Viene coinvolto da una realtà più grande di lui, che in fondo non gli appartiene, fino all’estremo. Non solo diventa “guaritore per caso”, ma viene coinvolto suo malgrado in un giallo, un delitto, durante una lunghissima e piovosa notte bianca romana.
Accanto alle vicende che coinvolgono e tengono sempre viva l’attenzione, senza cali di tono e di stile (uno stile perfetto, equilibrato, articolato, fluido, uscito dalla tastiera di uno scrittore fatto e finito quale è Guglielmo Pispisa, ma che ha dimostrato di essere sempre in evoluzione positiva, come capita solo agli Scrittori), si sviluppano microstorie familiari, di amicizia, di relazioni umane vive e concrete.
Una “famiglia infelice a modo suo” (quella di Milo), un’amicizia intensa, ironica, divertente e profonda che lega il razionale Milo al leggero Cateno, ambienti di lavoro cinici e spietati; il rapporto della gente con la religione, con la fede, con la speranza. Tanti temi e tanti spunti per un romanzo che sazia, ma non appesantisce, e che non finisce con l’ultima pagina, ma rimane impresso nella memoria di lettore. Sarà anche perché Guglielmo Pispisa riesce a narrare (e non solo descrivere) personaggi, dai principali ai minori, che vivono sulla pagina con tutte le loro caratteristiche, contraddizioni, segreti e passioni.
Un – altro – aspetto molto interessante di questo romanzo (di cui volutamente non sveliamo trame e sottotrame, tutte da godere leggendo) è “esterno”. Il romanzo si integra, continua, si arricchisce fuori dal libro, grazie a un’agenzia di comunicazione, iTAM, che ne segue la promozione in maniera intelligente e senza dubbio coinvolgente per i destinatari (noi) della stessa.
Sul sito http://www.ilcristoricaricabile.it/, curato da iTAM, potete leggere recensioni, vedere interviste, ascoltare tracce audio, scoprire altri lavori dell’autore, essere informati sugli eventi legati al libro, “entrare” nel romanzo grazie a scatti di “luoghi e suggestioni” legati profondamente a luoghi e atmosfere narrate.
Non sono in molti gli autori che decidono di “scoprirsi” così tanto (e così bene). Questo sito va al di là dei blog, dei siti personali, dei minisiti dedicati ai romanzi. A metà tra una fanzine (o, in questo caso, fan page) e una vera e propria appendice digitale in continua evoluzione, permette di rimanere legati al romanzo e di continuare a viverlo, appunto, anche oltre l’ultima pagina.