Il cruising di Gallarate alla ribalta della cronaca

Da Varesequeer

In questi giorni si è parlato molto sui media non solo locali del recente fatto di cronaca che ha come protagonisti due truffatori che adescavano le proprie vittime in un luogo d’incontro gay a Gallarate.

L’argomento è tanto vasto che si potrebbero aprire almeno diversi dibattiti di tipo totalmente diversi. Io intanto appunto qui un paio di riflessioni, poi se qualcuno a voglia di rilanciare…

1- I truffatori contavano sull’imbarazzo delle vittime, ipotizzando che mai sarebbero andare a dire che si sono fatte adescare in un “batuage” gay. Ebbene, così non è stato! Fortunatamente sono questi tempi in cui l’omertà omofoba viene rotta con più facilità.

2- Dall’articolo e dal virgolettato che parafrasa le forze dell’ordine emerge come non sia per nessuno una sorpresa l’esistenza di questo luogo alle spalle del MAGA e soprattutto la sua viva frequentazione. Tolleranza (verso la “debolezza” degli incontri occasionali)? Noncuranza (verso un fenomeno che non dà fastidio)? Invidia (per una libertà che gli etero – forse – non si concedono)?


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