Il debutto

Da Lacrespa @kiarastra

  Domani è il gran giorno per Tapirigna. E’ arrivato il suo debutto ed è molto emozionata: dopo mesi di prove, di estenuanti ricerche del personaggio (Dunjaša dove sei? ), di esercizi con la voce, di improvvisazioni e di tergiversazioni sul filo dell’incertezza tapirignesca (ce la farò? ma sì ce la farai! e se mi blocco? no che non ti blocchi! e se cado sul palco? no che non cadi! e se…e mo’ basta!), finalmente Tapirigna si cimenta col pubblico. Avrebbe voluto presente in platea tutta la famiglia per questo battezzo del palco, purtroppo di esponenti familiari ci sarò solo io, che, dico, mica pizzi e fichi, essendo io il cardine cigolante delle porte su cui si affaccia la sua vita.

Per fortuna a smorzare l’ansia da prestazione è arrivata la lavatrice nuova, il nuovo gioco (adesso leggo le istruzioni…madò quanti pulsanti, che bello! Oddio, hai sentito fa la musichetta quando ha terminato! che tenera!) che le ha permesso di scaricare la tensione accumulata in questi mesi. “Una donna può vivere senza un uomo, ma non senza una lavatrice” aveva detto il saggio omino aggiustalavatrici, provocando il tapirigno assenso: ché senza lavatrice sono stati mesi duri per tutti. Comunque tra un lavaggio e l’altro Tapirigna ha ripreso il ritmo regolare della sua vita: c’è chi segue il ciclo delle stagioni, chi il ciclo mestruale, Tapirgna segue il ciclo della lavatrice, programma 2, 40°, lavaggio breve, che si adatta bene ad ogni stagione.

Anche io mi sono preparata a questo debutto: ho fatto il colore ai capelli, la pulizia del viso per eliminare i punti neri che avrebbero potuto offuscare la visione dello spettacolo e ho anche comprato un abito nuovo celestino pastello. Anche Tylde per l’occasione ha acquistato un nuovo guinzaglio rosso e si è fatta pulire le orecchie. Insomma tutta la famiglia è pronta al grande evento: i tappeti rossi sulle scale della Signora B. già ci sono, i fiori finti per le scale pure come anche i fregi dorati degli stencil sui muri dei pianerottoli. Ogni cosa è al suo posto. Sediamoci in platea, si spengano le luci e godiamoci lo spettacolo ( di cui domani o dopodomani, chissà, vi racconterò).

Stay tuned.



Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :