- Ama il tuo lavoro se ti riesce. Se non ti viene possibile rispetta almeno le persone che lo praticano.
- Fa in modo di rimanere degno del tuo stato sociale e civile oltre che individuale, in qualunque circostanza del tuo dovere lavorativo.
- Guarda al tuo collega di lavoro come guarderesti a te stesso. Non aggredirlo, non offenderlo, non maltrattarlo.
- Cercati un lavoro che sia adatto a te, se ti riesce. Qualora tu già lo praticassi, ritienilo come un bene prezioso senza misura e come un debito verso chi non possiede la tua stessa fortuna o la tua stessa abilità.
- Costruisci con pazienza ed onestà rapporti lavorativi dignitosi e corretti. Ravvediti di ogni possibile errore prima che esso possa recare danno al tuo prossimo.
- Cerca di migliorare la tua conoscenza professionale al fine di rendere sempre più efficiente il tuo compito non per un puro fine utilitaristico ma per un sano fine pratico e solidale che sappia diffondere e condividere le buone pratiche.
- Non considerarti mai arrivato. Considera invece ogni nuovo giorno come un’occasione di miglioramento e di condivisione dei problemi e delle conoscenze.
- Ostacola con fermezza chiunque cercasse di danneggiare il prossimo suo (nell’ambito lavorativo). Non associarti al pettegolezzo che viene sospinto dall’invidia e dalla insoddisfazione di sè.
- Sostieni chiunque si dovesse trovare in difficoltà offrendogli il tuo sostegno nella misura delle tue forze.
- Condividi il tuo sapere e le tue competenze mettendole al servizio della società. Non dimenticarti dei meno fortunati. Sii sempre pronto a rimetterti in discussione. Non lodarti delle tue conquiste ma lascia che siano gli altri a farlo per te.
Ecco il decalogo del buon collega.
Se lo condividi, diffondilo ovunque, via mail, via net, nei luoghi di lavoro, per le strade, e fammi sapere, se vuoi, quali di questi punti ritieni prioritario sugli altri…o quali punti aggiungeresti…o quali risposte sei riuscito ad avere dai tuoi colleghi.
Grazie della tua partecipazione.