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Il decennio che ha cambiato la TV secondo Adprai

Creato il 02 giugno 2014 da Digitalsat

Il decennio che ha cambiato la TV secondo AdpraiÈ stato «esplosivo» il decennio 2004-2013, di «brulicante creatività». Il decennio che ha cambiato la TV . E oggi? Nello sviluppo multicanale, in un mondo pay, con l'onda lunga di Internet, quale futuro stiamo costruendo? La Rai manterrà il suo ruolo? Quale il senso del servizio pubblico? L'Adprai (l'associazione dei dirigenti pensionati Rai) ne vuole parlare a Roma il prossimo 3 giugno con gli uomini e le donne della Rai di ieri e di oggi.

Il titolo del convegno prende spunto dal recente libro di Massimo Scaglioni, che dunque illustra il punto di partenza: dalla permanenza maggioritaria della TV generalista, allo sviluppo multicanale, alla TV che moltiplica l'offerta, che «esce dal televisore» e usa nuove piattaforme distributive. Una TV, che sembra perdere la sua natura di aggregatore sociale e di punto di equilibrio tra personalizzazione e socialità, tra condivisione e customizzazione. Sarà il consumatore il vero driver di sviluppo del mercato?

Nella trasformazione in atto, mix di innovazione e di tradizione è necessaria un'analisi ragionata su quanto è avvenuto e sul cambiamento che continua. Serve uno sguardo di sistema. Benchè in una fase di metamorfosi, è la Tv che resta centrale come apparato, come oggetto di consumo, come prodotto culturale e sede di quella comunità creativa, che deve ritrovare un incipit e il colpo d'ala dell'innovazione, da sempre nel cuore della televisione. Sugli assi del tempo, dello spazio e dell'uso si sta definendo una TV di seconda generazione. Le tecnologie la cambiano dall'interno (dal must see al must click), ne influenzano la progettazione editoriale e le forme di consumo. Gli users digitali la vivono connected e nella dimensione social, fruendone sempre di più attraverso i device e preferendo l'on-demand e il replay, ma soprattutto le app dedicate. La storia del cambiamento è affidata a Angelo Guglielmi, iniziatore della trasformazione, e a Carlo Freccero, che lo ha compiuto e teorizzato.

A Enrico Mentana il compito di riflettere sulla nuova TV in rapporto all'informazione. Andrea Melodia propone alcune riflessioni sulle criticità della sopravvivenza del servizio pubblico nel nuovo sistema mediale. Quale ruolo per la TV generalista? Il suo futuro sarà legato all'uso creativo del flusso della diretta, la leadership alla proposta di buone pratiche di produzione e di consumo dei media. Carmen Lasorella, che coordina l'incontro, approfondirà il tema dell'alfabetizzazione digitale, un progetto nato a RaiNet, che la Rai ha deciso di sviluppare per un lancio in grande stile. 


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