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Il decreto Balduzzi ed i medicinali omeopatici

Creato il 27 settembre 2012 da Informasalus @informasalus

omeopatia
La FIAMO richiede con forza che si applichino al settore del medicinale omeopatico disposizioni coerenti con la sua specificità

Nel corso di un'Audizione alla Camera dei Deputati in Commissione Affari sociali la Federazione Italiana delle Associazioni e dei Medici Omeopati ha consegnato un Documento riguardante il proprio Parere sull’articolo 13 del "Decreto Balduzzi", in particolare sul Disegno di legge per la conversione in legge del Decreto legge 13 settembre 2012, n.158, recante "Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute".
La FIAMO nel ribadire con forza la particolarità del medicinale omeopatico, prodotto per la maggior parte in piccoli lotti perché prescritto dal medico con un criterio di stretta individualizzazione, considera che l’obbligo previsto dal decreto per il produttore del pagamento di 1000 Euro all’anno per ogni prodotto che avrà ottenuto l’autorizzazione all’immissione in commercio, comporterà la sparizione di molti medicinali necessari ai pazienti, frenerà lo sviluppo del comparto produttivo, con grosse ricadute sull’occupazione, impedirà ai medici di esercitare questa medicina per la quale hanno acquisito specifica competenza e obbligherà i milioni di cittadini che a questa medicina fanno ricorso per scelta consapevole a reperire gli stessi prodotti all’estero, tramite i canali di vendita on line.
La FIAMO richiede con forza che si applichino al settore del medicinale omeopatico disposizioni coerenti con la sua specificità, come già fatto in altri paesi europei, tra cui Germania, Francia ed Austria.



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