Nella tecnologia moderna uno dei problemi più peculiare è la batteria agli ioni di litio. Lasciano il computer portatile senza carica dopo solo poche ore, andando alla ricerca disperata di qualche presa dove poter ricaricare. Facendo un pò d’attenzione si nota che la scusa usata più frequentemente da chi usa un portatile è “scusa ma ti devo lasciare perchè mi sta finendo la batteria”.
Insieme al problema della durata della carica, c’è anche un’altro problema legato alla longevità delle batterie. Tali batterie agli ioni di litio, ma anche le nuovissime batterie con litio-polimeri, hanno la cattiva abitudine di perdere capacità nel tempo.
Tutti i problemi di batteria sono legati alla chimica. In una batteria perfettamente funzionante, gli ioni viaggiano liberamente tra il catodo e l’anodo. Caricare la batteria forza gli ioni dal catodo all’anodo, usare la batteria prevede un flusso in senso contrario. Con l’uso, questo processo consuma il catodo e di conseguenza riduce la capacità della batteria. Una batteria agli ioni di litio di buona qualità in genere perde circa il 20% della propria capacità nei primi 1000 cicli di carica-scarica. Cicli carica-scarica mal gestiti e temperature alte possono influenzare enormemente questi valori, accellerando il degrado.
Le batteria hanno comunque un leggero degrado anche se non vengono usate. Secondo quanto trovato in alcuni test infatti, una batteria agli ioni di litio perfettamente carica, perde circa il 20% della propria capacità dopo un anno.
In conclusione una batteria non usata si degrada tanto quanto una usata. L’unica cosa che rimane da fare è quella di usare la batteria almeno si degrada per via dell’uso.