Il Delghe - L'oggetto di Hoag

Creato il 25 giugno 2012 da Gianlucaciucci
Questo giugno 2012, devastante dal punto di vista meteorologico, ci ha regalato due momenti di pura contemplazione astrale ma pure astrologica e perché no, astorica: il passaggio di Venere (che ritorna) tra Terra e Sole e l'apparizione della galassia di Delghe sul web.
Per quanto riguarda Venere se, come me, avete preferito dormire piuttosto che osservare il punto nero sul volto di Elio, non temete: fra circa un secolo potrete ignorarlo di nuovo. In compenso il tempo in mezzo lo potreste impiegare ascoltando "L'oggetto di Hoag" dell'oscuro producer Il Delghe (lo trovate all'indirizzo http: //ildelghe.bandcamp.com/album/loggetto-di-hoag), che si presenta come "singolo individio esaurito" con sprezzo del pericolo e lungimiranza semantica. Perché Il Delghe (qualcuno vi dirà di conoscerlo personalmente, addirittura di essergli parente ma non credete loro) è il vero deus ex machina di un mondo autoreferenziale al limite dell'autismo. Un mondo dove finalmente vi potrete liberare da tutte le banalità circa il dolore morale dell'altro mondo; già perché qui il dolore è innanzitutto fisico, un dolore che mangia la carne, che fa esplodere le sinapsi e gonfiare la bolla della rabbia ancestrale che regola la vita sul pianeta delghiano. Ed è così che l'insultare senza troppi giri di parole né velature ipocritamente ironiche gli estimatori della musica indipendente italica si unisce all'ipocondria e ai vizi dell'uomo qualunque rendendo l'aria irrespirabile eppure aprendo squarci di grande musica figlia dei Nine Inch Nails, di Giovanni Lindo Ferretti (prima e dopo il colpo in testa) e i migliori Daft Punk. "L'oggetto di Hoag" è lavoro dalle mille sfaccettature, che sa raccontare cose nuove ad ogni ascolto (lo vogliate o no), che si appiccica al cervello proprio nel momento in cui pensi: "no dai, fa cagare", che non lascia scampo. Un disco profondamente moderno eppure ancestrale perché basato su quello che fa di un uomo un uomo: la paura, la rabbia, il desiderio di rivalsa, l'incomunicabilità e i principi attivi della chimica da quattro soldi che fa sì che questo, ma anche l'altro, mondo si alzi dal letto accettando la condanna a vivere.

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