E ancora: "Il caso Giovanardi? In questo paese i gay non si possono attaccare ma io preferisco la farfallina di Belen. Questo è uno strano paese dove si salta quando si vede la farfallina sull’inguine di quella bellissima figliola e non si osa attaccare i gay. In Italia oggi ti devono piacere per forza i gay, ma a me piacciono le donne. Per fortuna vedo gli omosessuali una volta l'anno durante il gay pride, poi basta".
Duere, anche nello stesso PdL, le reazioni che hanno scatenato le parole del senatore. Daniele Capezzone, portavoce del Popolo della Libertà, in una nota esprime "sconcerto e avvilimento per battute omofobe che lasciano esterrefatti". Capezzone precisa: "Da liberale, difendo la libertà di parola e di opinione, innanzitutto rispetto a parole e opinioni lontane dalle mie. Ma davvero non capisco come, nell'anno 2012, ancora si possano proporre battute e sortite discriminatorie, offensive, lontane dal rispetto che va garantito ad ogni persona, indipendentemente dal suo orientamento e dalle sue preferenze sessuali".
Si fa sentire anche Mara Carfagna, ex Ministro delle Pari Opportunità: "Ciascun uomo o donna ha diritto ad esprimere la propria opinione", premette, ma allo stesso tempo invita tutti i suoi colleghi parlamentari, "compreso quei pochissimi che non riescono a risparmiarsi battute, ad imparare a rispettare gli omosessuali e a contenersi. Questo ci si aspetta da esponenti di un partito moderno come vuole essere il PdL e ciò prevede, tra l'altro, la Costituzione Italiana".
Per la cronaca, Giuseppe Ciarrapico è stato rinviato a giudizio per truffa: avrebbe creato due cooperative editoriali per ricevere indebitamente contributi della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si parla di 30 milioni di euro...