Magazine Cinema
Se si dovesse poi disporre di un'ottima sceneggiatura - un eccellente testo teatrale, poniamo il caso, firmato da quell'autentico genio della drammaturgia che è stato Frederick Knott - si correrebbe perfino il rischio di mettere in scena la miglior commedia gialla che si sia mai vista sul grande schermo. Certo bisognerebbe cavar fuori dal cilindro una coppia d'attori del calibro di Ray Milland e Grace Kelly, e una regia sapiente, misurata, fedele al testo e al contempo velata di originalità.
Pochi - ma indispensabili - ingredienti, in fin dei conti, e Il delitto perfetto è servito.
Alfred Hitchcock realizzò la trasposizione cinematografica dell'omonimo dramma di Frederick Knott (titolo originale: Dial M for Murder) nel 1953, a poco più di un anno dalla fortunata première londinese; la pellicola, girata pressoché interamente nel salotto "bene" di casa Wendice - mobili Chippendale, statuette Wedgwood e stampe di Rosa Bonheur, tanto per gradire! - nel rispetto delle tre regole aristoteliche sulla tragedia (unità di luogo, tempo e azione) e dell'origine teatrale dello script, ottenne subito un folgorante successo di cui non è difficile comprendere le ragioni.
In primo luogo l'estrema raffinatezza e ingegnosità dell'intreccio. "Dial M for Murder" coniuga gli elementi del giallo tradizionale - delitto, castigo e un'indagine che tiene col fiato sospeso pur essendo nota sin dall'inizio l'identità del colpevole... perché vi è pur sempre una falla, una crepa da individuare: l'errore che rende qualsiasi crimine, nella realtà o sulla carta, inevitabilmente imperfetto - con le cadenze della commedia brillante mettendo in scena un rompicapo che avvince e coinvolge lo spettatore dalle prime battute all'impagabile sorpresa finale. In secondo luogo, come si è accennato, il cast attoriale: se da un lato la futura Princesse Grace è a dir poco superba negli elegantissimi panni di Margot Wendice, vittima designata del diabolico marito ma soprattutto delle proprie debolezze, Ray Milland rasenta - e a tratti prepotentemente raggiunge - la perfezione nel prestare volto, voce e movenze a un villain coi controfiocchi, tra i più untuosi e convincenti che siano mai scaturiti dalla penna di un giallista. Ultimo ma non ultimo John Williams, attore caro a Sir Alfred (esordì nel 1947 ne "Il caso Paradine" e lo ritroveremo, nel 1955, in Caccia al ladro) che qui offre una caratterizzazione magistrale dell'ispettore capo Hubbard conferendo al pur riuscitissimo deus ex machina delineato da Knott un sovrappiù di ironica, sorniona autorevolezza: nel momento stesso in cui entra in scena abbiamo la certezza che, in un modo o nell'altro, la faccenda verrà risolta e l'ordine ristabilito.
Non vi è nulla di scontato, tuttavia, in quest'opera che manderà nel proverbiale brodo di giuggiole i fanatici del poliziesco all'inglese senza scontentare chi non si muove con passo sicuro sul terreno del whodunit. Pur riprendendo, come si è detto, gli elementi più tipici del giallo deduttivo, il lavoro in commento ha il pregio di rielaborarli con grazia e destrezza conservandone lo spirito e il messaggio. Quando riesplode la luce in sala, o cala il sipario, riusciamo perfino a cullarci nella - fuggevole, ahimé - convinzione che il crimine, dopotutto, non paga. Un conforto che tanta letteratura d'oggi, con una discreta dose di perfidia, ha scelto di negare ai propri lettori.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Il Regno dei Sogni e della Follia
E' già Ieri -2013-Sbirciare dietro le quinte, fa sempre tornare un po' bambini.Se si sbircia poi dietro le quinte, attraverso il buco della serratura dello... Leggere il seguito
Da In Central Perk
CINEMA -
all'ombra del conflitto in Texas...
ambientato nel sud degli Stati Uniti poco dopo il flagello della guerra civile, Echoes of War è un western-drama che difficilmente vedremo nelle nostre lande,... Leggere il seguito
Da Omar
CULTURA, LIBRI -
Jurassic World ( 2015 )
Venti anni dopo gli avvenimenti del primo Jurassic Park il sogno di John Hammond si è avverato.Jurassic World è un parco divertimenti a tema in cui vivono... Leggere il seguito
Da Bradipo
CINEMA, CULTURA -
Spiral (#GD Team 3) di Monica Lombardi
Un nuovo capitolo della serie GD-Team di Monica Lombardi. Il terzo. Dopo le vicende iniziali in Vertigo, le avventure di Nicole e Jamie in Nicky e Free Fall, e... Leggere il seguito
Da Junerossblog
CULTURA, LIBRI, ROMANZI -
Bollalmanacco On Demand: Paganini (1989)
"Fuggire da Niccolò è fuggire dalla vita"E allora fatemi morire, vi prego!!!!Prima lo pensavo e basta. Ora sono STRAsicura che Obsidian mi odii. Leggere il seguito
Da Babol81
CINEMA, CULTURA -
Laudato si'
Invito a leggere la Laudato si’ di Francesco, l’enciclica pubblicata pochi giorni fa, dedicata alla “cura della casa comune”. Ho pensato a lungo a cosa... Leggere il seguito
Da Antonio
CULTURA, SOCIETÀ