Magazine Diario personale

“Il derubato che piange”

Creato il 11 marzo 2015 da Povna @povna

Per molti mesi (da ottobre a oggi) la ‘povna e i Marmottini sono stati impegnati in un progetto di Debate Learning legato all’Expo futura prossima. Che consisteva in una sfida, prima interna tra scuole, poi regionale, infine nazionale, a colpi di orazioni. I temi erano dati da un’organizzazione nazionale, e la squadra, una volta ricevuta una tesi generale, doveva impegnarsi al meglio (attraverso un lavoro prima di ricerca delle fonti, poi di informazione, quindi di costruzione dei discorsi) per sostenere un punto di vista assegnato. E’ stata un’esperienza esaltante, sotto molto aspetti. Per prima cosa perché le Giovani Marmotte sembrano nascere per questi tipi di progetti: il dibattito ce l’hanno nel sangue, la voglia di informarsi anche, così come la capacità di fare squadra. Inoltre, erano, in Italia, i più piccoli: avevano chiesto una deroga nazionale come unica seconda – perché altrimenti (poiché la fase di qualifica interna agli istituti si svolgeva a coppie, e nessuno tranne una quarta obtorto collo e la classe della ‘povna voleva farsi volontario) la loro scuola non avrebbe potuto partecipare. E’ stato, anche, faticosissimo, e hanno imparato tanto. Dal primo incontro, che li ha visti in evidente inferiorità (anagrafico-fisica, in primis, e quindi dialettica), passando per una generosa rimonta sul secondo (che li ha visti perdere per 3/150 di punti), fino alla sfida di oggi – per la quale la squadra si era tenuta come oratori i suoi gioielli (Faline, Babe e Palinuro) e, complice una opinione da sostenere che era molto nella loro corde, erano sicuri di non sbagliare.
Così è stato, infatti: discorso dopo discorso, con sicurezza, competenza, conoscenza di fonti precisissime, variegate nel dettaglio, gli Esploratori non solo hanno tenuto testa ai compagni più grandi, ma li hanno, nei fatti, ridotti al silenzio; usando le armi che sono proprie, da sempre, di questa strana classe: serietà, precisione, puntigliosa passione.
Al termine della gara, tutti (comprese le prof. Compaesana e Buoni Sentimenti, gli allenatori dell’altra classe), si sono seduti con la consapevolezza che le Marmotte meritassero una vittoria che era scritta. Quindi si sono riuniti i giudici (rispettivamente, l’Ingegnera Tosta, la professoressa Giglio, e il professor Amicone). La camera di consiglio è durata tantissimo. Quando alla fine i tre sono ritornati in aula, la ‘povna si aspettava una vittoria di round e un passaggio complessivo di turno per l’altra classe, e sarebbe stato solo giusto.
Invece, dopo essere entrata, la professoressa Giglio ha rivolto alle due squadre, parimenti, molti generici complimenti, per poi annunciare la vittoria all’altra classe con oltre 30 punti di scarto. La ‘povna, lo ammette, è caduta dal pero. E anche i Marmottini, tutti. Poi però si è ripresa e, con l’aplomb professionale che la contraddistingue ha applaudito calorosamente l’ingiustizia, ha fatto i complimenti agli avversari e gli auguri per superare il turno prossimo, “a nome della nostra scuola”.
Poi, quando gli ospiti se ne sono andati (la manche si giocava nella loro classe), ha guardato i Marmottini dritti negli occhi.
“E’ stata un’ingiustizia, peggio dei giudici corrotti” – ha detto Ciuffettino, senza peli sulla lingua.
“Non erano corrotti” – ha spiegato la ‘povna – “è pure peggio. Sono dell’altro plesso ed erano involontariamente di parte, sia pure in buona fede”.
“Però la prof. Ingegnera Tosta non era d’accordo con gli altri due, si vedeva benissimo” – ha aggiunto Onesto – “si vede che vi conoscete molto bene, perché le ha detto un sacco di cose, con una occhiata, le ho viste tutte”.
La ‘povna ha sorriso a Onesto, ha consolato gli animi, e poi è tornata a casa (era pur sempre il giorno libero). Quello che poi, con parole che completavano il suo sguardo che era solo di sdegno, le ha rivelato l’Ingegnera Tosta, ha evitato di riportarlo, per carità di patria, e senso di educazione civica, alla classe.
Ma intanto pensa – e lo sapeva già (perché Mafalda, giudice nei precedenti due round per il loro indirizzo glielo aveva detto) – che il problema, come ha glossato Mr. Higgs, resta a monte: “Sicuramente i Marmottini questa volta erano più bravi, più preparati, più informati, più tutto. Purtroppo, per premiare l’eccellenza, bisogna essere in grado di capirla. Ciò che Amicone e Giglio non sono in grado di fare, con tutta la buona volontà del mondo. Perché l’intelligenza non si improvvisa per un dibattito”. Neppure se sei insegnante. Neppure a scuola.

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