Il deserto ci avvolge a perdita d'occhio.
La solitudine del paesaggio viene rotta da concentrazioni di maestosi baobab e di tanto in tanto da villaggi.
La temperatura comincia a salire, supera facilmente i 35 gradi, poi ....i 45 fino ad arrivare a 52.
L'umidità è così spessa da rendere il cielo dello stesso colore della sabbia.
Polvere, sabbia e ancora sabbia.
Ad un tratto però compaiono in lontananza buste di plastica, lattine, bottiglie.
Sabbia nuda ricoperta di tanta spazzatura che cerca di sciogliersi...
Ma è inutile farsi domande sul perché in Africa sia quasi impossibile sviluppare una coscienza ecologica.
-Non sono questi i problemi dell'Africa.... -risponderebbero i politici di turno, in tutt'altre faccende affaccendati.
E questo indifferentemente... quale che sia il Paese in questione cui venga posto il quesito.
Insomma,in conclusione, Africa come Napoli.
Africa come Sud d'Italia o comuque... Sud del mondo.
Come tutti i "Sud" del mondo dove, è bene ricordarlo , gli affari sono affari (specie se c'è dimezzo il "bianco" affabulatore e...speculatore e, oggi, anche il giallo cinesino o il sud-coreano ipertecnologico) e...sono certamente più importanti di tutto... anche di quella che noi, "ingenui", chiamiamo comunemente salute della gente.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)