Il diabete nel cane e nel gatto : terapie naturali
Da Alexprota
Il DIABETE Il ruolo dell'alimentazione naturale nella cura e nella prevenzione del diabete negli animali, è essenziale , infatti non si parla solamente di dieta, ma di vera e propria, "terapia nutrizionale medica " (Dietoterapia). Gli animali che già soffrono di diabete dovranno essere sottoposti a un regime dietetico attraverso le poche regole che vedremo man mano in questo articolo, che viste soprattutto in un ottica preventiva, ricalcano esattamente quelle indicate nei soggetti sani, per diminuire il rischio di sviluppare il diabete e non solo .... ma molte altre patologie degenerative. Contrariamente a quanto molti credono l'alimentazione ideale del Cane o del Gatto , diabetico non è affatto complessa o restrittiva. Per la maggior parte di loro la dieta, solo naturale, senza adulterazioni chimiche e di provenienza controllata, va infatti semplicemente adattata alla malattia, ma non stravolta. Sebbene alcuni alimenti vadano consumati con moderazione esistono valide alternative tra le quali scegliere. Il diabete è dunque la classica malattia creata da una errata gestione del cane e del gatto, di fatto in natura è impossibile trovare animali selvaggi con il diabete, poichè l'industrializzazione del cibo e l’uso eccessivo di farmaci, vaccini e antiparassitari hanno aumentato la possibilità di contrarre la patologia , sconvolgendo la natura animale arricchendo sempre piu’ il business dei farmaci e dell’industria mangimistica. Cause del Diabete - Metabolismo dei Lipidi Il Diabete dipende essenzialmente dallo squilibrio della digestione intestinale la quale a sua volta è causata dall’alterazione del pH digestivo, della flora batterica autoctona e da quella del sistema enzimatico, che a loro volta sono causate dalle tossine introdotte con un'alimentazione trattatta chimicamente, dall'uso indiscriminato di farmaci e vaccini. Uno dei problemi che sta alla base della patologia, è lo sconvolgimento del sistema fisiologico di controllo dello zucchero causato da grassi e oli trattati industrialmente che si trovano in quasi tutti i prodotti confezionati, esacerbato e complicato dalla sistematica eliminazione degli enzimi, che farebbero rapidamente scadere il prodotto, e di altri nutrienti essenziali che il corpo ha bisogno per far fronte alle conseguenze metaboliche di questi veleni. Il diabete riconosce più cause di insorgenza, in primis un eccesso di macronutrienti (grassi idrogenati ma anche i carboidrati e cereali super manipolati) carenza di micronutrienti e assenza di movimento. Ci sono enormi differenze fra un olio e un altro o un grasso e un altro. Tuttavia per stabilire se sono benefici o nocivi per la salute la distinzione non va fatta fra saturi e insaturi, come l'industria dei grassi e degli oli industriali vorrebbe farci credere. Molti oli e grassi saturi sono estremamente benefici, molti oli insaturi sono molto velenosi. Di fatto, la reale distinzione va fatta tra prodotti naturali e prodotti lavorati industrialmente. I grassi creati dall’industria i grassi idrogenati, non esistono in natura, quindi non vengono riconosciuti dall’organismo e creano grossissimi problemi alla salute, provocando oltre al diabete anche : disturbi cardiocircolatori, obesità, danni alle membrane cellulari, malattie autoimmuni , diminuiscono le HDL e aumentano le LDL; aumentano le infiammazioni e interferiscono con l’insulina. Anche gli oli vegetali, prodotti a caldo e quelli che vengono scaldati, si snaturano completamente diventando tossici per le cellule e quindi per l’organismo umano e animale. L'insorgenza del diabete in questo caso, si verifica perchè le cellule hanno sulla membrana esterna dei recettori specifici per l’insulina che si aprono e poi richiudono solamente quando arriva l’insulina, facendo così entrare il glucosio e togliendolo dalla circolazione sanguigna. Tutti i grassi adulterati, si depositano nelle membrane esterne delle cellule, provocano la deformazione dei recettori. e quindi le cellule diventano sorde all’insulina. Nonostante il pancreas funzioni correttamente e vi sia insulina in circolazione, le cellule non sono in grado di usare al meglio l’ormone, e quindi si ha iperglicemia (diabete). Le molecole implicate in questi percorsi mediati da glucosio sono lipidi, vale a dire acidi grassi, in particolare omega 3. A causa di un regime alimentare adulterato, gli acidi grassi CIS sono costantemente assenti nell'organismo, acidi TRANS e acidi grassi saturi a catena media e breve prendono il loro posto nella membrana cellulare; tali sostituzioni rendono la membrana più rigida ed inibiscono il meccanismo di trasporto del glucosio, e come conseguenza il glucosio nel flusso sanguigno resta elevato. Gli acidi grassi CIS sono quelli derivati da oli vegetali non manipolati, quindi usati al loro stato naturale che è liquido. Quando gli stessi oli sono adulterati e principalmente sottoposti a processo di idrogenazione vengono "solidificati-saturati" e assumono la forma TRANS che è la più dannosa ed è assolutamente da evitare, in quanto non riconosciuta dall' organismo sia umano e sia animale. - Disfunzioni Pancreatiche Il Pancreas è una ghiandola destinata alla produzione di enzimi che favoriscono la digestione e di ormoni che regolano la glicemia, cioè la quantità di zuccheri presenti nel sangue. Digestione e regolazione della glicemia sono, fondamentalmente le due funzioni rappresentative del pancreas. Gli alimenti industriali, cotti o devitalizzati di cui i molti animali domestici (specie cani e gatti), si nutrono, non svolgono più quel processo di “auto digestione”, e ciò significa maggior stress ed un superlavoro per il pancreas, che spesso diventa ipertrofico. Di fatto, nel corso del tempo la produzione enzimatica generale del pancreas, così come tutto il sistema endocrino, viene sottoposta a notevole stress, fino ad arrivare a un vero e proprio esaurimento energetico, ormonale e metabolico. Specie nei gatti sono purtroppo frequenti gli episodi di pancreatite. Infatti il gatto non assimila bene i carboidrati per una sua peculiare carenza di enzimi deputati alla digestione degli stessi. Gran parte del Pet Food sul mercato (dichiarato e non), arriva anche ad una concentrazione di cereali e mais che supera il 40% ciò provoca uno stress al pancreas che non riesce ad sintetizzare enzimi sufficienti alla digestione dei carboidrati. Un eccesso di carboidrati non digeriti fermenta, causando: grave alterazione della flora batterica , stress del sistema immunitario, allergie ed intolleranze... tutto questo apre la porta oltre che a stati infiammatori, ad infezioni virali e neoplasie. Anche l'uso protratto di farmaci provoca danni a volte irreversibili al pancreas, il quale perde la sua naturale funzione di produrre insulina, portando ad una graduale maifestazione del Diabete Mellito. - Farmaci Un altro fattore da tenere in considerazione, quando si parla di alterare i meccanismi biologici dell'organismo animale, è che un gran numero di farmaci può ridurre la tolleranza al glucosio attraverso determinati meccanismi, quali : riduzione della secrezione d'insulina , aumento della glicogenesi epatica , resistenza periferica all'azione dell'insulina. La lista dei farmaci diabetogeni è lunga , nominerò i principali: glucocorticoidi, inibitori delle proteasi, ciclosporina . Recenti studi hanni dimostrato che anche i diuretici e i betabloccanti, possono causare anomalie mataboliche che aumentano il rischio di diabete. Quando nei cuccioli si effettuano le vaccinazioni, il loro organismo privo totalmente del sistema immunitario (per essere maturo il S.I. iniettare veleni tossici come formaldeide (riconosciuto agente cancerogeno) e metalli pesanti come idrossido di alluminio (e fino all’altro giorno un sale di mercurio), crea le premesse per la manifestazione di patologie gravi come autismo e diabete di tipo-1. E' noto alla medicina infatti che i metalli pesanti (alluminio, mercurio, cromo, cadmio, ecc.) bloccano l’attività di numerosi complessi enzimatici e creano danni a quasi tutti gli organi (si depositano negli organi grassi come: cervello, pancreas, principalmente nel fegato ,organo deputato allo smaltimento I metalli competono con gli enzimi, ciò significa che se sono presenti metalli, gli enzimi vengono bloccati e non possono funzionare. In questa condizione di pericolosa intossicazione, le funzionalità enzimatica del pancreas e detossicante del fegato vengono meno… Descrizione della Malattia Si fa distinzione tra diabete di tipo 1 (o insulino-dipendente) quando il pancreas non è più in grado di produrre insulina e diabete di tipo 2 (o non-insulino-dipendente) quando l'insulina viene prodotta ma non utilizzata, o utilizzata male. Un diabete di tipo 2 può evolvere in diabete di tipo 1 in quanto il pancreas viene chiamato ad un superlavoro, provocando l'esaurimento delle cellule che fabbricano l'insulina nel pancreas le “isole del Langherans”. regolano il metabolismo del glucosio attraverso la produzione di alcuni ormoni (in particolare glucagone e insulina). Questi ormoni sono prodotti da 2 tipi cellulari distinti definiti cellule Alfa e cellule Beta rispettivamente. Le cellule beta costituiscono circa il 70% delle isole pancreatiche e l’ormone da loro prodotto (insulina) ha funzione ipoglicemizzante in quanto consente l’assorbimento del glucosio da parte dei tessuti portando così ad una riduzione della concentrazione ematica di glucosio (glicemia). Sintomi - Polidipsia (aumento della sete), - Polifagia (aumento della fame), - Poliuria (aumento della minzione) - Perdita di peso. Altri riscontri possono essere: debolezza, affaticamento, pelo secco, letargia (stanchezza) e una minor cura del proprio mantello. Diabete nel gatto La forma di diabete mellito più comune nel gatto è quella non-insulinodipendente (NIDDM), cioè provocata non tanto da un'alterata produzione d'insulina da parte delle cellule pancreatiche, quanto da un'alterata funzionalità dei recettori cellulari che permettono alla cellula stessa di legare l'insulina e far si che svolga il suo compito (in questo caso si parla di "insulinoresistenza"). In parole più semplici: l'insulina viene prodotta, ma le cellule non riescono ad usufruirne. L'eziologia (causa) è multifattoriale. Essa include patologie come: infiammazioni croniche, ipertiroidismo(aumentata funzionalità tiroidea), iperadrenocorticismo (aumentata funzionalità delle surrenali), pancreatiti ed è strettamente correlata all'obesità. La caratteristica clinica più interessante del diabete mellito nel gatto, rispetto a ciò che si verifica nel cane, riguarda la sua natura reversibile o potenzialmente transitoria (anche se a lungo andare può comunque portare a una perdita di funzionalità delle cellule) Nella stragrande maggioranza dei casi , cambiando la dieta con cibi adatti e naturali , si verifica una remissione del diabete. Fondamentale quindi nel diabete nel gatto prima di somministrare l’insulina tentare solo con la dieta specifica ed attendere se i valori glicemici scendono ,se dovessero rimanere alti allora si procede per gradi alla somministrazione dell’insulina stando attendi ad evitare abbassamenti troppo rapidi . Spesso dopo un certo periodo di dieta adeguata l’insulina può essere sospesa. A volte invece il proprietario somministra la stessa dose di Insulina per lunghi periodi ,non accorgendosi del rientro del livello normale della glicemia, in tal caso la somministrazione di insulina in pazienti normoglicemici provoca collasso cardiocircolatorio, lesioni cerebrali ed disfunzioni in vari organi. Diabete nel Cane Nella maggior parte dei casi, i cani che soffrono di diabete mellito sono colpiti dalla forma insulinodipendente (IDDM), ovvero necessitano di una terapia insulinica per tutta la vita. Diversamente dai gatti, i cani non manifestano forme di diabete mellito transitorie o reversibili, perché la perdita della funzionalità delle cellule; del pancreas è irreversibile; perciò in questi soggetti la terapia insulinica sarà necessaria forse per tutta la vita. La terapia insulinica ha il solo scopo di normalizzare il più possibile la glicemia (portarla su valori compresi tra 100 e 250 mg/dl) e di eliminare la glicosuria. ma non guarisce dal diabete. Oltre alla somministrazione di insulina, la terapia del cane diabetico consta anche di un'adeguata regolazione della dieta, di un continuo esercizio fisico, di un costante controllo dei fenomeni infettivi e/o infiammatori che possono insorgere. La terapia nutrizionale con alimenti naturali freschi e biologici, ha la finalità di apportare un appropriato apporto calorico all'animale, cercando di evitare un eccessivo aumento della glicemia, prevenendo ed eventualmente correggendo l'obesità. Adatte a questo scopo sono le diete ricche di fibra: quindi , verdure, ortaggi e frutta oltre le proteine della carne. L'esercizio fisico costante (passeggiate o giochi) ha un effetto ipoglicemizzante (abbassa la glicemia) sull'animale. Bisogna sempre stare attenti alle eventuali patologie concomitanti, che possono indurre un aggravamento del diabete ed interferire con l'attività farmacologica dell'insulina, allo scopo ottimizzare il trattamento del cane. Diagnosi La diagnosi di diabete mellito nel gatto e nel cane si basa sulla valutazione dei sintomi clinici dell'animale, associata ad indagini specifiche di iperglicemia e glicosuria. TEST DELLA GLICEMIA GATTO:
I segni clinici e la presenza di iperglicemia persistente con glicosuria valutata dal veterinario, servono per diagnosticare nell'animale un diabete mellito terapia. Tuttavia, la forte condizione di stress emotivo, che genera un'estrema paura negli animali sottoposti al prelievo del sangue specie nel gatto, può far schizzare in alto i valori della glicemia che non sono del tutto attendibili ai fini di una corretta formulazione di diagnosi di diabete, occore quindi effettuare il test delle fruttosamine. Quest'analisi che viene effettuata da un campione di sangue, consente di verificare il livello medio della glicemia nei 10-15 giorni precedenti. Trattamento naturale del diabete Nell'iperglicemia il trattamento naturale può spesso dare risultati straordinariamente interessanti. Essendo una terapia di "terreno", può rafforzare l'azione di qualunque terapia in atto, spesso determinando una riduzione del dosaggio farmacologico. Può contrastare efficacemente le negative conseguenze del diabete a livello sistemico, prevenendo o ritardando il più possibile le ben temute complicanze. La terapia naturale della iperglicemia e del diabete necessita una attenta osservazione dei sintomi come prima cosa una serie di interventi diagnostici preliminari, che possono essere attuati insieme o singolarmente all' individuazione di fattori scatenanti come: un intolleranza alimentare, tossicità chimica da cibi industriale o da farmaci, presenza di disbiosi o candida intestinale. Rimedi utili - Maitake (micoterapia): permette di diminuire gli zuccheri attraverso un differente meccanismo. La sensibilità delle cellule destinate all’insulina viene innalzata. Questo è spesso il problema nel diabete di tipo II, dove non si tratta necessariamente di una mancanza di insulina ma dell’incapacità delle cellule di reagire all’insulina presente. - Morus Nigra e Acer Campestre (gemmoterapia): contrasano l'iper glicemia - Curcuma (fitoterapia): l'estratto della radice è un antidiabetico mantenendo equilibrati gli zuccheri nel sangue. La curcuma è in grado di favorire la produzione di insulina. CURCUMA:
- Cardo mariano: (fitoterapia): un’integrazione a base di silimarina estratta dal cardo mariano esercita un effetto benefico nel diabete di tipo 2, andando a migliorare il profilo glicemico. - Vitamine (integratori): l'azione antiossidante di vitamine quali la C, la E e la A è indispensabile in ogni malattia cronica che comporti un eccesso di radicali liberi, vere molecole killer che distruggono la funzionalità enzimatica e cellulare. - Oligoelementi (integratori): di grande aiuto la serie di minerali Zinco-Nickel-Cobalto, come pure il Cromo e il Manganese-Cobalto; - Cromo è un importante elemento traccia essenziale per l’organismo umano, in quanto la carenza di questo metallo porta squilibri del metabolismo del glucosio, dei grassi e delle proteine che simanifestano clinicamente con l’iperglicemia, l’obesità, la diminuita sensibilità tessutale all’insulina L’utilizzo del cromo è particolarmente valido nelle forme iniziali di diabete tipo II o anche in tutti quei casi in cui, nonostante la dieta e la terapia con ipoglicemizzantiorali, non si riesca a stabilizzare i valori glicemici, soprattutto la glicemia postprandiale. Nei pazienti diabetici in trattamento con insulina l’uso dell’oligoelemento, protratto nel tempo, riesce a ridurre le dosi dell’insulina e, nel contempo, a stabilizzare in un congruo numero di casi la glicemia a digiuno Dott Alessandro Prota Veterinario Naturopata consulenza on line 3393201159
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