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Il dialetto romagnolo

Da Teoderica
IL DIALETTO ROMAGNOLO

ALDO SPALLICCI

Nato a Bertinoro (FC) nel 1886, muore a Premilcuore (FC) nel 1973; figlio di medico, fu medico egli stesso ed ebbe come maestro Augusto Murri.
Esercitò con disinteresse e passione come pediatra.
Ebbe, come tutti i romagnoli, un forte impegno politico.
Mazziniano nell'animo, combattè per la libertà della Grecia, della Francia e fu combattente nella I Guerra Mondiale.
Affrontò confino e carcere e fu poi Senatore della rinata Repubblica.
Fondò e diresse "La Pié", volta agli studi locali e alla ricerca poetica e culturale, al recupero del dialetto e delle tradizioni popolari romagnole, che nobilitò con la sua alta poesia, portando il dialetto romagnolo alle più elevate espressioni. Negli anni in cui Spallicci esordiva come poeta, il dialetto era considerato la lingua " dei poveri e degli ignoranti", incapace di esprimere sentimenti e finezze letterarie, ma egli riuscì ad elevarlo alla stessa dignità della lingua nazionale: " se c' è da iscriversi all' elenco degli ignoranti e dei poveri, questa è la mia scelta ", tagliò corto Spallicci, ed aggiunse: " ho deciso di cantare nel mio dialetto / madre perchè in esso mi trovo più vicino all' anima delle cose, al cuore dell' uomo, a Dio ".

immagine di Teoderica

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