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Quasi tutti conoscono la nota su cui tutta la musica moderna è intonata.
Il diapason o corista dal “LA”, chi non ha mai sentito dire a un musicista: “ dammi il LA!
E’ probabile che conosciate la frequenza di questa nota: 440Hz; è la frequenza di riferimento per tutti gli strumenti musicali sulla quale si esegue l’accordatura.”
E’ stato scelto, arbitrariamente, il “LA” a 440Hz a Londra nel 1953 e da allora è divenuta la “nota” di riferimento mondiale.
Precedentemente il ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels impose, nel 1939, il diapason a 440Hz, ignorando un referendum contrario, promosso in Francia da 25000 musicisti.
Giuseppe Verdi nel 1884 scrisse una lettera indirizzata alla Commissione musicale del governo italiano, senza ottenere il risultato sperato, in cui chiese di ufficializzare l’utilizzo del corista ( diapason) a 432Hz e scrivendo al riguardo una frase :”per esigenze matematiche”.
Che cosa intendeva dire? Per capirlo bene e con più chiarezza è necessario introdurre un’altra frequenza: quella di 8Hz.
1- Le onde di consapevolezza ordinarie del cervello umano variano da 14Hz a 40Hz.
2- In questo range operano solamente alcuni dendriti ( le fibre minori del neurone che trasportano il segnale nervoso) delle cellule del cervello che utilizzano prevalentemente l’emisfero sinistro ( razionale) come centro di attività.
3- Se i nostri due emisferi cerebrali si sincronizzassero alla frequenza 8Hz lavorerebbero in modo uguale ( balance-bilancia di equilibrio), ricevendo il massimo flusso di informazioni.
4- 8Hz è anche la frequenza di replicazione della doppia elica del DNA.
5- 8Hz è il “battito” fondamentale del pianeta noto come “risonanza fondamentale di cavità Schumann” risonanze elettromagnetiche globali, cioè, eccitate dalle scariche elettriche dei fulmini nella cavità formata dalla superficie terrestre e alla ionosfera. In termini musicali, la frequenza 8Hz corrisponde ad una nota Do.
Salendo di cinque ottave, cioè percorrendo cinque volte sette note della scala,s arriva a un Do di 256Hz, scala in cui il “LA” ha una frequenza di 432Hz non di 440Hz.
Suonando il “DO” a 256Hz, per il principio delle armoniche ( secondo cui a un suono prodotto si aggiungono multipli e sottomultipli di quella frequenza). Anche i DO delle altre ottave cominceranno a vibrare per “simpatia”, facendo risuonare naturalmente la frequenza di 8Hz.
Ecco perché il corista a 432 oscillazioni al secondo è definito “diapason scientifico”.
Esso venne approvato all’unanimità al congresso dei musicisti italiani del 1881 e proposto dai fisici Sauveur,Meerens,Savart e dagli scienziati italiani Montanelli e Grassi Landi.
Al contrario, la frequenza scelta a Londra nel 1953, come frequenza di riferimento mondiale e su cui oggi tutta la musica è intonata, viene definita “disarmonica” non avendo nessun fondamento scientifico, contrastando con le leggi fisiche che regolano l’universo.
Prendiamo attentamente in considerazione che nell’universo tutto è energia in vibrazione.
Ogni particella subatomica, atomo, struttura molecolare, cellula e organo del corpo, vibrano ad una determinata frequenza.
Questa meravigliosa armonia ha una propria firma vibrazionale.
Molti medici e studiosi affermano che se una parte del corpo si ammala, la causa è da ricercare nella frequenza che si è alterata ed il corpo vibra in modo disarmonico.
Essere sani significa vibrare all’unisono armonicamente.
Ogni organo ha la sua frequenza ( multipli e sottomultipli del 432Hz), essa si altera in caso di malattia, il riequilibrio e la guarigione avvengono quando sullo stesso organo, viene fatta risuonare la corretta frequenza di risonanza.
Dunque suonare e ascoltare musica a 432Hz riequilibra il corpo e per effetto vibrazionale anche la natura circostante, ridando il primordiale equilibrio di pace e benessere.
Sappiamo che la musica è “informazione”, la quantità di dati sonori, creati a 432Hz, non si perdono tra le molecole dei gas ,presenti nell’aria, che trasportano il suono ( perché compatibile con la loro struttura molecolare) cosa che invece accade suonando a 440Hz.
Ascoltare, suonare e cantare musica, armonizzati alla frequenza del “Diapason Scientifico” a 432 Hz, dona beneficio all’intero pianeta e a chi lo abita.
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