Eccomi a recensire anche il primo libro della saga “Il Diario degli Angeli” dell’autrice Lili St. Crow. In realtà, come molti sapranno, stiamo parlando di Lilith Saintcrow, autrice della saga per aduti “Dante Valentine” che, speriamo, vedremo presto anche nelle nostre librerie.
Lili St. Crow;
Lili St. Crow vive a Vancouver. La Newton Compton pubblicherà le sue saghe “Creature della notte”, di cui Il Diario degli angeli è il primo capitolo, e Dante Valentine, che ha riscosso grande successo in tutto il mondo.Ha già pubblicato il racconto Una donna in gamba, nell’antologia di vampiri al femminile L’ora dei vampiri.
Sitoweb: http://www.lilithsaintcrow.com/
Il Diario degli Angeli;
1. Il diario degli angeli. Creature della notte (isbn:9788854118744)
2. Il Diario degli angeli. Tradimenti (isbn:9788854123922)
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Titolo: Creature della Notte
Autore: Lili St. Crow
Serie: Creature della notte, 1
Edito da: Nweton&Compton (collana Vertigo)
Prezzo: 12,90€
Genere: Young Fantasy, Magia, Demoni
Pagine: 360 p.
Voto:
Trama:
Dru Anderson è una ragazza “strana”, da sempre. La sua vita è un continuo trasferirsi di città in città a caccia di creature notturne: fantasmi, vampiri, lupi mannari. È una vita pericolosa, ma è l’unica che Dru conosce, da quando il padre è diventato uno zombie e lei si è ritrovata nel bel mezzo di un gioco mortale dove ogni mossa potrebbe essere l’ultima. Un giorno infatti, in un paesino ghiacciato del Dakota, uno zombie molto affamato bussa alla sua porta. Sola, terrorizzata e in trappola, Dru avrà bisogno di tutto il suo ingegno per rimanere viva: le creature notturne hanno deciso di tornare a cacciare, e Dru sarà il loro menu… Avra qualche chance di sopravvivere? Riuscirà a scoprire quanto sia speciale e quanti sono i suoi poteri nascosti? Con una scrittura tagliente, una buona dose di ironia, atmosfere invernali, desolate e spettrali, Lili St. Crow costruisce un romanzo al cardiopalmo, il primo di una serie di thriller ad alta tensione: una nuova fantastica eroina dal sapore mitologico, che può combattere, che ha poteri soprannaturali, ma che può spezzare anche più di un cuore…
Recensione:
Mentre cercavo informazioni a proposito di questo libro mi sono resa conto di un particolare strano a proposito delle recensioni dei lettori. Non c’è una vita di mezzo. Per gli stessi identici elementi (che affronterò specificatamente fra poco) troviamo recensioni estremamente positive o estremamente negative.
Un esempio? Per alcuni è assolutamente noioso, per altri è ricco di colpi di scena interessanti.
La critica definisce questo fenomeno come indice di valutazione di un buon libro, per quanto mi riguarda è difficile giudicarlo. I primi libri di una saga sono sempre piuttosto ambigui.
Inizio con il dire che ho trovato Il diario degli angeli una lettura piacevole, intrigante, divertente in alcuni punti e commuovente in altri.
Faccio i miei complimenti alla Newton&Compton per la copertina e la traduzione. Pochi refusi e un’ottima impaginazione. Senza contare il prezzo altamente competitivo.
Ciò che invece mi ha fatto storcere il naso è stato il titolo. Seguendo la scia modaiola del “Diario del…” hanno tradotto il titolo originale in “Il diario degli angeli”. Credetemi, non c’è nemmeno UN angelo in tutto il libro! Licantropi, vampiri, mezzi vampiri, mangia sogni e chi più ne ha più ne metta… Ma niente angeli. Bocciato in tronco il titolo.
Per quanto riguarda la trama posso dire che parte lentamente lasciandoci il tempo di entrare nella storia e di assimilare informazioni. Per alcuni potrebbe essere “troppo” lento ma, personalmente, ho trovato la lentezza iniziale molto appropriata.
Senza scendere troppo nei particolare devo ammettere che se Dru, ragazzina neanche ventenne, a seguito di un’esperienza scioccante come quella avesse iniziato a fare la guerriera che spacca e smonta il mondo… diciamo che in quel caso avrei decisamente storto la bocca.
Non ho trovato sgradevole neanche che questo primo capitolo della saga si sia concentrato sull’aspetto psicologico di Dru con tutti i suoi “ricordi” sul padre e la nonna, e i monologhi che in molti punti hanno rotto il ghiaccio facendomi sorridere.
Molto carino è anche Graves, il ragazzo nerd che si trova impelagato nella vita di Dru ma che, nonostante ciò, non pensa nemmeno per un attimo di mollarla alla sua sorte. Neanche quando lei gli punta una pistola contro urlando “Sei vergine???” Impagabile momento!
A metà del libro fa la sua comparsa un altro compagno di “disavventure” di Dru: Chris, il dhampyr.
Chris è un altro personaggio veramente affascinante e intrigante. È un dhampyr e, almeno inizialmente, non abbia idea di quale sia il suo piano. È un amico? Un nemico? Fino a che punto credere alle sue parole?
Certo è che Lili St. Crow lo ha caratterizzato al meglio. Si percepisce chiaramente che è un essere “diverso” superiore… E in un certo senso possiamo immaginare che sia interessato a Dru sotto molti punti di vista.
Da questo momento in poi la trama si infittisce e cominciamo a scopre sempre più particolari sulla vita passata e presente di Dru.
Scopriamo che è una ragazza speciale e che non tutto può essere riassunto semplicemente nell’avere “il tocco” come diceva sua nonna. Dru è qualcosa di diverso da una normale umana… anche se non sa fino a quale punto.
E soprattutto scoprirà per quale motivo sua madre, di cui sappiamo poco o niente, è stata uccisa quando era poco più di una bambina.
L’azione, come ho già detto, è poca nella prima parte del libro ma la situazione migliora decisamente nella seconda metà dove finalmente entriamo, dopo un introduzione di tutto rispetto, nel vivo della storia.
Purtroppo il finale è un tantino scontato, nel senso che è un’idea piuttosto sfruttata in questo periodo ma le premesse di originalità ci sono tutte.
Vedremo con il secondo libro ma, per ora, mi sento di consigliarlo purché, il lettore, decida di leggerlo con sa consapevolezza che stiamo parlando di uno young fantasy.
Dicono di questa saga:
«Dark, pericolosa e sexy! Dru Anderson è una nuova e avvincente eroina. Non si può smettere di leggere le sue storie!» Richelle Mead, autrice de L’accademia dei vampiri
«Ti prende alla gola, fa battere forte il cuore e non ti lascia più andare.»
Kirkus Reviews
Autore: Lili St. Crow
Serie: Creature della notte, 2
Edito da: Nweton&Compton (collana Vertigo)
Prezzo: 12,90€
Genere: Young Fantasy, Magia, Demoni
Pagine: 360 p.
Voto:
Trama:
Dopo la fuga dalle creature notturne che le danno la caccia, Dru Anderson ha trovato rifugio nella Schola, un istituto dove dampiri e lupi mannari vengono sottoposti a un’educazione speciale. Christophe l’ha condotta lì per proteggerla da Sergej, il vampiro che ha ridotto suo padre a uno zombi e che adesso la sta cercando. Ma in una scuola per soli maschi, dove tutti la guardano con curiosità e sospetto, Dru non si sente affatto a suo agio. E soprattutto, l’istinto le dice che qualcosa non quadra. Qualcuno la vuole morta, qualcuno che conosce tutti i suoi spostamenti e sta solo aspettando il momento giusto per entrare in azione… Di chi può fidarsi davvero Dru? Di Graves, che l’ha salvata da Sergej e che le ispira un senso di pace, o di Christophe, ambiguo e seducente, che con un solo sguardo suscita in lei emozioni incontrollabili?
Recensione:
Il nuovo romanzo della saga “Il Diario degli Angeli” di Lili st. Crow riconferma il grande ed eterno quesito che ci aveva tormentati anche nel primo libro: Ma gli angeli, dove sono?
Benché la copertina si molto carina, e cupa quanto basta da legare con le vicende del romanzo, in realtà, a voler essere sinceri, finisce per ricalcare la stessa questione del titolo e, in poche parole, non è molto centrata, anzi in realtà non c’entra assolutamente nulla.
La Newton&Compton avrebbe potuto evitare di voler cavalcare l’onda remunerativa del Boom “Il Diario di…” (aggiungere pure una parola a caso e scoprirete che “esiste” un libro con tal titolo), però in ogni caso riesce anche in questa maniera a mantenere il podio per quanto riguarda l’onestà assoluta del prezzo. Questa casa editrice è una delle migliori in circolazione in quanto a coerenza ed equilibrio del fattore “prezzo”. Alla fine riusciamo quasi a perdonargli gli altri piccoli abbagli.
Tornando al romanzo, la vicenda riprende dalla fuga di Chris, Dru e Graves immediatamente dopo l’attacco del Vampiro Cattivo che vuole la testa di Dru, il quale assieme a Graves viene letteralmente parcheggiato alla Schola, una delle scuole dove si addestrano dampiri e licantropi a combattere e uccidere i vampiri.
Come è avvenuto nel primo romanzo, anche in questo caso l’autrice ha dato ampio spazio ai pensieri della protagonista: se in “Creature della Notte” il centro focale dei pensieri della ragazza era la morte del padre e, di conseguenza, la lotta interiore che le permettesse di accettare questo evento irriversibile della sua vita, in “Tradimenti” al centro di tutto c’è la crescita interiore che si trova a dover affrontare. Vissuta sempre con la presenza del fantasma di suo padre, con la morte di quest’ultimo Dru ritroverà il suo centro grazie a Grover che la segue e non l’abbandona un solo istante. L’arrivo a scuola scuoterà profondamente il piccolo mondo di Dru che, a parte i problemi legati alla sua situazione di femmina dampiro, si troverà a dover fare i conti con la necessità di coinvolgere altre persone nel suo mondo. Insegnanti, Christophe, Grover, gli amici di Grover…
In poche parole vediamo piano piano Dru smettere di piangersi addosso (per fortuna!) e riprendere in mano la vita e il controllo che le era completamente sfuggito di mano nel momento in cui si era affidata completamente a Chris, ma come lei stessa riconosce “prendeva a calci in culo essere soprannaturali ancor prima di sapere di essere un dampiro“, perchè le cose dovrebbe cambiare?
Graves, da parte sua, da piccolo nerd sfigato e un tantino emo finisce per ritrovarsi forte, popolare e superiore alla maggior parte di quelli della sua razza, è un “Principe”. Paghi uno e prendi due, un morso per una nuova natura e una popolarità non indifferente, niente male. Ovviamente ritrovarsi al centro dell’attenzione lo rende un po’ euforico e spesso si dimentica che in realtà è stata Dru a permettergli di far parte di quel mondo e che la ragazza è letteralmente in trappola e isolata… Forse un po’ di considerazione gliela dovrebbe. Di positivo, ovviamente, c’è il fatto che finalmente ha abbandonato il suo essere completamente succube di Dru, era piuttosto impensabile che il cambiamento da umano e mezzo-licantropo non finisse per influenzarlo.
Christophe continua a fare il caro e vecchio gioco del “sono buono, forse non tanto, ho dei segreti… Ma tu non lo saprai mai”. Ci confonde ma non possiamo fare a meno che provare fiducia nei suoi confronti sperando di non vederla tradita da lì a poche pagine. Completamente diverso da Grover, Christophe non ha nessun problema a farsi avanti con Dru mentre la ragazza, benchè innegabilmente attratta dal bel dampiro, finisce in confusione visto che vorrebbe a tutti costi vederlo come un surrugato di suo padre, peccato che a un padre non scatena mai la voglia irrefrenabile di ficcargli la lingua in bocca, ma siamo fiduciosi che prima o poi lo capirà anche Dru.
Il finale arriverà a far perdere la pazienza anche ai piu temerari (leggere: anche ai Santi), dato che sembra il remake perfetto del primo romanzo: Dru, Grover e una piccola combriccola di Lycan vengono letteralmente parcheggiati in una nuova Skola, certo, più grande e importande della precedente, ma dopo la nuova e improvvisa sparizione di Chris in stile nuvoletta manga “Puff!” il desiderio di far volare il romanzo fuori dalla finestra è piuttosto forte.
Non ci resta che attendere il seguito, se non altro l’autrice sa come tener alta l’attenzione dei lettori!
Booktrailer: