Credi ancora nelle favole Lucy?
- Non vorrei, ma ci credo.
Che cosa credi di fare adesso?
- Non lo so, non voglio fare nulla.
Se dici così allora vuol dire che non credi più nelle favole.
- Perché mi dici questo?
Perché, perché, ci deve sempre per forza essere un perché?
- ?
Lucy hai davanti un foglio bianco e immacolato, nella tua mano hai il fato per scriverci sopra e mentre guidi la tua mano, la favola per incanto si compie, ogni parola che pensi, ecco, è già scritta, ogni tuo desiderio, voilà è esaudito, ogni tua speranza è ben riposta.
Si! Si, bimba mia, le favole si avverano più spesso di quanto tu creda, basta saperle scrivere.
Saranno cuscini di rose e fiori dai mille colori che ti cingeranno i fianchi, prova a spingerti oltre, sogna a occhi aperti bimba mia, il mondo è troppo crudele per assecondarlo. Colora i tuoi giorni con le sfumature dei tuoi sogni, e se la pioggia cadrà, disegna in cielo un arcobaleno, se freddo farà riscaldati al fuoco sacro del tuo amore e se buio sarà, il sole nel tuo cuore per sempre brillerà.
Non scordarti mai che sei stata una bambina e che se ora ragioni da donna, lascia che quella bimba che c’è in te ogni tanto prenda il sopravvento.
Hai il suo numero, un contatto?
- No, non l’ho chiesto!
Allora cosa aspetti?
- Aspetto cosa?
E la favola? In qualche modo dovrai ben cominciare.
- Si, hai ragione…
…e allora?