Cari amici, che cos'è il diavolo? Etimologicamente a cosa si contrappone? Beh, i cattolici risponderebbero ad "angelo", affermando un'ingenuità misticheggiante, gli eruditi invece a "simbolo", certo, perché se diavolo è "ciò che separa", allora simbolo è "ciò che unisce". Ma da che separarano e a cosa uniscono? Più volte parlando di Sinestesi abbiamo indicato i simboli come in grado di unire la psiche (ψυχή, psyché = anima) a stati trascendenti, dagli archetipi in su, fino al Sacro. Ma se il diavolo separa dal sacro allora a cosa avvicina? a ciò che ad esso cartesianamente o manicheisticamente (Cartesio era forse manicheo? :O) si contrappone: il terreno, il materiale, questo mondo con le sue logiche e i suoi premi.
E quale premio il mondo ti offre più della da noi già abbastanza vituperata industria dello spettacolo, dell'entertainment? Visto il sistema di valori imperante fra noi, dove tutti vogliono diventare cantanti da classifica (ah, Fight Club con le sue rockstar era veramente ottimista!) ben poco. Eppure c'è chi afferma che da quest'industria sono emersi occasionalmente anche grandi artisti, per quanto noi non ne ricordiamo uno (forse Tenco? ma si era nei 60, dove tutto era ancora possibile), e se è vero com'è vero che ha prodotto anche una massa informe di abomini aberranti, da Ligabue a Gigi d'Alessio per fare due nomi fra centinaia, è anche vero che, secondo loro, non si può buttare il bambino con l'acqua sporca. Senza però precisare dove si sia nascosto questo fantomatico bambino...
Va beh, a monte. Ora, per carità, possiamo anche capire che Cristina, una sicilianuzza ignorantella e dall'intelligenza (oltre che dalla bellezza, ma ciò NON deve importare) assolutamente modesta, dalle ambizioni così limitate e piccoloborghesi da voler recitare in un musical tipo Sister Act, polpettone d'importazione americana anch'esso finalizzata ad omogeneizzare cervelli a colpi di gospel e misticismo buonista (per quanto riconosciamo di Whoopy Goldberg un'ironia e una bravura in grado di salvare una mediocrità simile), dicevamo possiamo capire che un simile essere umano così poco dotato a parte un certo indiscutibile talento canoro, un bel momento si sia spaventata davanti al vuoto della sua vita. Certo che farsi dare lezioni di canto da Claudia Koll deve aver dato il suo contribuito! :D
Ricordate cosa scrivevamo all'inizio del blog? Il senso di handicap porta Apateporia, che può innescare dinamiche mutantrogeniche, che a loro volta portano al cambiamento. E che cambiamento ha avuto Cristina? che mutantropa è stata? Secondo noi egotico-conformista e visto che fra le terribili mancanze di cui soffre questa persona c'è stata anche la fantasia, ha deciso di mutare nel personaggio che stava rappresentando, una suora. Per carità, fin qui tutto bene, rientra nella sacrosanta libertà dell'individuo, per quanto ci lasci sempre un po' perplessi vedere una persona mutare in un personaggio. Ma per cosa l'ha fatto? Cioè qual è la percezione di vantaggio che ha motivato l'atto mutantropico? A sentire lei in questo sconcertante video, la volontà di "seguire il Signore", "perché cantare è un'esigenza dell'anima e non una sete di successo". CARA GRAZIA, solo in un'epoca di idiotismo collettivizzato, ovvero laddove il talento viene svilito a puro veicolo di guadagno, si può pensare di cantare per il successo di questo mondo, per il premio terreno ovvero, si diceva scherzando ma non troppo, diabolico.
Ecco, qui si esce completamente dalle intenzioni di questo blog. Un essere umano ha fatto la sua scelta in coscienza, condivisibile o meno, sono comunque cavoli suoi. Ciò che lascia davvero interdetti è che questa persona gode di amicizie così forti nel regno di Satana (da śātān: nemico, avversario, indovinate avversario a cosa?), di cui s'è parlato poc'anzi, che ha cominciato a rompere i santissimi nelle più retrive trasmissioni d'intrattenimento create per la parte in assoluto meno evoluta della massa popolare. L'apice l'ha toccato settimana scorsa quando tali entrature a dir poco diaboliche le hanno permesso di partecipare all'unico show umanamente possibile peggiore della mortifera coppia Amici - X Factor, entrambi programmi sui quali ci siamo espressi a sufficienza, e con i quali costituisce una sorta di inquietante trimurti della manipolazione del talento a fini di burattinismo sociale creatore di consenso, quindi di conformismo: l'abominevole The Voice of Italy. Condotto da due nessuni dalle incerte carriere, probabilmente figli, nipoti o amici dei soliti ignoti, questo catastrofico programma per encefalogrammi piatti e assoluta assenza di bencheminimo gusto musicale, ha 4 giudici solo apparentemente diversi fra loro: Raffaella Carrà, da sempre avvezza a prestare un indubbio talento alla macchina del consenso, cosa che adesso fa con stanco e poco convinto mestiere (quindi se non meno colpevole è di certo la meno sorprendente); Piero Pelù, l'unico fra questi ad essere stato un artista vero ma che, umanamente, ha perso la vena nel lontano 1989 col vergognoso Pirata, titolo che in un colpo solo gli ha fatto perdere uno dei migliori fandom della musica italiana e dopo il quale ha dimostrato una sconcertante nullità artistica rifiutando però caparbiamente un dignitoso ritiro; poi il vecchio e inutile arnese J-Ax che rappresentava e male i giovani di 15 anni fa, apparentemente completamente rincoglionito e sul quale ci siamo già espressi a sufficienza; e una carneade senza meriti o titoli, inspiegabile da qualunque punto di vista se non come tappabuchi di qualcun altro che deve, appunto, aver dato buca all'ultimo. Non sappiamo chi sia, per favore non spiegatecelo, anzi alcuni in redazione ne negano addirittura lo stato in vita additandola a semplice ologramma computerizzato fatto con un algoritmo che sussume le peggio ovvietà di 60 anni di brutta televisione e canzoni ancora peggiori.
Ora, cosa fa la nostra simpatica Cristina in un simile ambiente da cui, non dico ogni buon cristiano, ma qualunque essere umano dotato di cervello sarebbe scappato a gambe levate? Il botto! Cioè conquista la famigerata, per una persona di Fede, "gloria di questo mondo". Cioè, secondo noi, è andata in senso diametralmente opposto alle sue intenzioni mutantropiche, fino a esagerare e perdere la misura. Fra' Cionfoli, ad esempio, anni fa nel suo buffo prendersi sul serio manteneva una distanza schiva che era segno di distacco e credibilità. Lei no, lei si dà al pubblico, "ho un dono, ve lo dono" (potevi tenertelo, grazie :), come se donasse altro che un ennesimo invito al più piatto buonismo conformista in salsa clericale (bleah). Si giustifica, e viene giustificata da certo clero, come colei che "porta il messaggio di Cristo al popolo", il quale ci balla sopra, passa un momento d'allegria poi torna a scannare il suo maiale metaforico (il collega, il sottoposto, la moglie). In compenso chiunque altro si allontana stomacato da un'operazione simile, dove ci si approfitta cinicamente della buona fede e/o del bisogno di spiritualità degli ingenui per propinare i soliti buoni sentimenti, consenso e immondizia musicale.
Ma il momento più squallido si ha quando l'attenzione si sposta sui 4 giudici: fintissima la loro sorpresa quando si girano, soprattutto quella della Carrà che evidentemente non sa più nemmeno fingere, quasi offensiva se non fossimo consapevoli del target per cui è stata pensata un'operazione simile. Ancor peggio riescono a fare quando aprono bocca e dimostrano impietosamente il vuoto pneumatico del loro orizzonte mentale. Il primo e più catastrofico è J-Ax, che ormai si esprime in uno pseudo-gergo giovanilista superato 10 anni fa, o altrimenti balbetta banalità piatte e sconnesse: "io e te siamo il diavolo e l'acqua santa", sbagliandosi su chi è il diavolo, ovviamente non certo lui, che invece dall'industria in cui si è omologato non può sperare che l'ennesimo ruolo di acqua sporca, per quanto fino ad oggi inspiegabilmente non abbiano ancora deciso di tirare lo sciacquone (e per noi qui in redazione resta un mistero). "Se t'avessi trovata prima, oggi sarei papa", ah ah ah! :D No caro J, saresti lo stesso pirla di adesso, perché nulla capivi allora e nulla capisci oggi, infatti lei ti dice "mi hai trovato adesso" e anche tu ripeti "sono sempre in tempo" ma glissi sulla cosa. Perché se avessi davvero trovato qualcosa di spirituale sarebbe comunque troppo impegnativo, mentre tu preferisci vivere senza lavorare su un personaggio che da anni non ha più senso, figuriamoci davanti a questa patetica imitazione di forme esteriori monacali.
La carneade dice una frase come lei: di circostanza e senza storia, mentre Il sig. ribollito Piero Pelù, l'uomo che da anni non riesce ad affermare una cosa intelligente nemmeno sotto tortura (sarà a causa di tutto il suo entusiasmo :) lamenta di non aver potuto dire la cosa più stupida e banale che un idiota avrebbe potuto immaginare: la battuta immeritoria sul diavolo e l'acqua santa, che in effetti era stata detta giustappunto da un idiota. Poi si butta sulla mamma e lì uno non può che spegnere stomacato il televisore. Cristina sceglierà il peggiore, in un altro coup de théâtre mediatico che dimostra solo come questa televisione non abbia più niente da dire e le persone più ingiustamente pagate di questo paese corrotto, oltre ai politici malversatori, sono proprio gli autori televisivi! Il personaggio di Suor Rosa invitava a lasciare tutto a Cristo, ma per avere in cambio cosa? Il successo planetario ad un programma di idioti, abbracciata a un vekkio arnese invendibile e in crisi di identità? MAH....
Resta una speranza, intrinseca nel processo mutantropico, soprattutto se avviene ad un livello di sinestesia che coinvolge look, voce, movimento, messaggio religioso, coinvolgimento emotivo e successo nazionale improvviso. La speranza in un'incredibile e sconcertante apateporia. Insomma che in qualche modo Cristina si renda conto dell'ingestibile meschinità dell'operazione, contrabbandata come mezzo per avvicinare lei e chi la ascolta al Regno cui dice di voler puntare, ma in realtà finalizzata ad arricchire i soliti personaggi senza scrupoli. A questo punto dimostrerà se è una vera Mutantropa e capirà che:
a) per parlare all'Altissimo, o anche solo per deliziarlo col suono di una voce fuori dal comune (questo è fuori discussione), basta l'intimità di una doccia, basta la seria intenzione di un anelito veramente orientato. Ma di cosa privata trattasi, non di pubblico baraccone. Oppureb) il proprio stato di coscienza permette veramente di usare questo dono per entrare in risonanza con le anime della gente in senso profondo ed evolutivo, allora è necessario diventare veri artisti, elaborare uno stile ed un messaggio personali veramente vissuti e uscire dal becero conformismo del mondo dorato dell'entertainment per fare come Nico o Lisa Gerrard, profetesse di un'epoca oscura tramite proprio doloroso percorso interiore. Insomma un'artista mutantropico-evolutiva.
Se ciò non avverrà, la ragazza è destinata a tenere ostinatamente la posizione immobilista (per i già visti principi della dinamica mutantroposnoblotica), rimarrà un burattino dell'industria e farà la sua parabola commerciale, come prima di lei i vari Cionfoli, The Priests o Les Prêtes, che non hanno avvicinato un'anima a Dio più di quanto un hamburgher avvicini al satanismo (al quale, sia detto per inciso, esso appartiene ;). Tanto, se poi oserà alzare un po' la testa, per lei sarà sempre pronto un bel Sacrificio del Mutantropo.
Signori, noi contiamo che la Sinestesi sia quanto di più possibile lontano da tutto ciò! A una tecnologia che divide, mettendoli in concorrenza, i talenti per farne intrattenimento e bieco guadagno, ne contrapponiamo una che li unisce per farne arte ed elevazione trascendente. Non incontreremo i favori del pubblico ma, come dice il nostro nuovo esimio premier, ce ne faremo una ragione...