…E IL DIAVOLO HA RISO (MADEMOISELLE) di Tony Richardson Con Jeanne Moreau, Ettore Manni, Umberto Orsini Francia/UK/Italia, 1966 Genere: Drammatico
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TRAMA Quando tutto il paese partecipa a una processione, una donna apre una diga e fa allagare l’intero villaggio. Poi passa in un prato, dove trova una quaglia che sta covando le uova: fatto scappare l’animale schiaccia le uova e prosegue il suo cammino nel bosco. Con dei rami fioriti intreccia una corona e un pastore da lontano le fa notare che è per le ragazzine. La donna, offesa, continua a camminare a arriva finalmente a casa, dove come per prima cosa si toglie le scarpe con tacco alto e le posiziona nell’armadio dove ne custodisce molte altre, tutte dello stesso tipo.
Con questi pochi minuti il regista ci illustra perfettamente personaggio e situazione: in un piccolo villaggio agricolo una donna, non sposata, si diverte a provocare del male facendo ben attenzione a non farsi scoprire. Subito dopo scopriamo che non si tratta di una donna qualunque: è colei che tutti chiamano semplicemente Mademoiselle, l’insegnante del villaggio che nel tempo libero è pure segretaria del sindaco.
Una persona rispettata da tutti, nonché una donna elegante e di gran fascino. Nessuno sa che questa signorina nasconde tanta cattiveria. Un bracciante italiano e suo figlio, arrivati per un lavoro stagionale, diventano il bersaglio dell’istinto distruttivo della donna, che li farà incolpare di diversi crimini, tra cui incendi e stupro.
PRODUZIONE C’era grande attesa per questo film ambizioso che vedeva l’incontro di due grandi letterati francesi: una storia di Jean Genet sceneggiata da Marguerite Duras. Come attore maschile inizialmente si era vociferato Marlon Brando, ma alla fine Richardson si dovette accontentare dello sconosciuto attore italiano Ettore Manni.
ACCOGLIENZA
Il film fu stroncato dalla critica e solo la Moreau si
salvò per “l’abilità di essere impeccabile anche nei suoi film peggiori”.
Liquidarlo come uno dei film peggiori di Jeanne Moreau è
un’esagerazione: sicuramente Mademoiselle non è un film del tutto riuscito che
smentisce presto l’affascinante incipit per raccontare con poca emozione e troppi simbolismi le gesta
di una criminale nascosta sotto le vesti della borghese rispettabile. Le sue
gesta riflettono e riassumono quelle dell’interno villaggio: razzista e
bigotto ma pronto a scagliare la pietra contro lo straniero.
Rimane un film interessante per gli appassionati di Jean Genet e Marguerite Duras e soprattutto resta un ambizioso esercizio di stile per illustrare come il male può insediarsi nelle persone e nelle comunità più insospettabili. A vantaggio del film va pure il fatto che non si tenta in alcun modo di giustificare il personaggio, man mano sempre più sgradevole pur mantenendo un conturbante fascino. Da segnalare lo splendido bianco e nero di David Watkin, così come i costumi, premiati col BAFTA.
JEANNE MOREAU
Jeanne Moreau, ancora una volta nei panni di un
protagonista negativo, divenne poi cara amica della scrittrice Marguerite Duras
che la volle come protagonista del suo film Nathalie Granger.
La Moreau era anche amica di Jean Genet e vent’anni più
tardi fu tra le protagoniste di Querelle, l’ultimo film di Fassbinder tratto da
una pièce dello scrittore francese. Nel 2011 Jeanne Moreau ha anche portato in
musica una pièce di Genet, Il condannato a morte.
Ma Jeanne Moreau era anche intima del regista Tony
Richardson, che un anno dopo avrebbe lasciato per lei la moglie Vanessa
Redgrave, entrambe protagoniste del suo film successivo Il marinaio di
Gibilterra.
REGISTA Tony Richardson (1928-1991), regista inglese premio Oscar nel 1964 per Tom Jones.






