Dopo quasi due ore d'attesa...Ata si sistema la giacca, stringe la cartellina della dieta al petto, inspira profondamente e bussa alla porta.Toc! Toc!"Permesso?""Prego."La dietologa l'accoglie con un largo sorriso. Lei ricambia timidamente, avanza titubante verso la scrivania e si siede sulla punta della sedia, come una scolaretta che teme l'interrogazione.L'altra la scruta da dietro gli occhiali "Un bel po' che non ci vediamo, eh?""Già" abbassa gli occhi imbarazzata."Come va?""Abbastanza bene" distoglie lo sguardo mentre lo dice, però, e fissa senza vedere un quadro appeso al muro.La dottoressa sorride comprensiva "Davvero?"
"Sì!" risponde d'impulso girandosi verso di lei, poi abbassa le spalle avvilita. "Cioè... no" meglio confessare, tanto la bilancia non mente. "Ho ripreso tutti i chili che avevo perso e forse... forse... anche qualcuno in più."
La dietologa alza un sopracciglio "E?"
"E?" la guarda confusa, non capisce.
"Ho saputo delle tue disavventure amorose. Prima con il figlio del beccamorto, poi con quel fotografo..."
Una vampata le accende il viso all'improvviso "E lei come lo sa?"
L'altra si aggiusta gli occhiali sul naso "Mi ha telefonato tua madre ieri e..."
"Mia madre?" alza gli occhi al cielo sorpresa e arrabbiata, anzi, arrabbiatissima.
"Era molto preoccupata per te e pensava che..."
"Non doveva permettersi" afferma tra i denti.
La dottoressa allunga una mano e la posa sulla sua "Non devi prendertela, Ata. Parlare a volte fa bene. Si è tanto raccomandato anche Don Ciccio."
"Cooosa?" ritira di scatto la mano. Non riesce a credere alle sue orecchie.
L'altra si appoggia allo schienale della poltrona e incrocia le braccia "Perché ti stupisci tanto? Se sono preoccupati per te, vuol dire che ti vogliono bene, no?"
Ata si agita sulla sedia "Sì, ma a volte vorrei prendermi una pausa dal loro amore. Mi soffoca."
La dottoressa sorride indulgente "Sai, il dietologo è come un confessore, non c'è niente di male a dirgli i propri problemi e poi, se li conosce, può aiutarti meglio anche per la dieta."
Le rivolge uno sguardo pensieroso. Si sente mortificata, scombussolata e vulnerabile.
'Però forse ha ragione' pensa. 'Sì, probabilmente è così. Ma quando torno a casa, a mia madre la strozzo!'