“Dopo sette giorni, le acque del diluvio furono sopra la terra; nell’anno seicentesimo della vita di Noè, nel secondo mese, il diciassette del mese, proprio in quello stesso giorno, eruppero tutte le sorgenti del grande abisso e le cateratte del cielo si aprirono. Cadde la pioggia sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti.” Ecco come la Genesi descrive il Diluvio Universale. Da tempo ormai molti studiosi sospettano che dietro queste parole si nasconda un avvenimento reale. Ora un illustre ricercatore è sicuro di poterlo dimostrare.
UNA RIPRODUZIONE MODERNA DELL'ARCA DI NOÈ
Robert Ballard, uno degli esploratori sottomarini più noti al mondo, crede infatti di aver trovato le prove scientifiche a sostegno del racconto biblico. Con il suo team, ha organizzato una spedizione sulle coste del Mar Nero, alla ricerca di tracce di un’antica civiltà sommersa dalle acque in epoche remote. Ha raccontato le sue scoperte alla famosa giornalista di ABCNews Christiane Amapour.
Ballard è partito dalla controversa teoria di due ricercatori della Columbia University secondo la quale il Mar Nero è la dimostrazione più evidente di quel lontano cataclisma narrato dalla Antico Testamento (e in forme assai simili da molti altri testi sacri di antiche civiltà). Una volta, questo enorme specchio di acqua salata doveva essere un tranquillo lago di acqua dolce circondato da villaggi. Ma un giorno, una gigantesca ondata proveniente dal Mediterraneo l’avrebbe trasformato per sempre cancellando il paesaggio precedente.
IL RICERCATORE SOTTOMARINO ROBERT BALLARD