Presi con me tutto quanto avevo, l’intero frutto della mia vita
e lo portai nella barca; la famiglia e tutti i parenti, gli animali dei campi, le bestie del pascolo e le genti da lavoro, imbarcai tutti. Salii nella barca e chiusi la porta.Quando il nuovo giorno sorse luminoso, una nuvola nera si raggomitolò lontano sull’orizzonte... il chiarore del giorno si trasformò d’un tratto nella notte, il fratello non vede piú il fratello, il popolo del cielo non si può piú riconoscere. Gli dèi erano pieni di spavento davanti al diluvio,essi fuggirono e si rifugiarono fino sulla montagna celeste di Anu, gli dèi si rannicchiarono, come cani, contro la parete e stettero fermi. Durante sei giorni e sei notti si gonfiarono la tempesta e il diluvio, Uragano regnò sul paese. Quando il settimo giorno spuntò, si placò la tempesta, si spianò la marea che aveva infuriato come un esercito in guerra; le onde si fecero tranquille, cessò il vento tempestoso, e i flutti smisero di salire. Guardai verso l’acqua, il suo mugghiare si era ammutolito, tutti gli uomini erano divenuti fango! La mota arrivava all’altezza dei tetti! Guardai verso la terra, verso l’orizzonte del mare, lontano, molto lontano, emergeva un’isola. L’imbarcazione arrivò al monte Nissir, presso il monte Nissir si fermò e rimase come ancorata. Quando spuntò il settimo giorno, liberai una colomba e la mandai lontano, e la mia colomba volò e poi tornò indietro. Poiché non aveva trovato un posto dove posarsi, tornò indietro. Presi una rondine e la lasciai volare, e la mia rondine volò via e ritornò,poiché non aveva trovato un posto dove posarsi, tornò indietro. Presi un corvo e lo lasciai volare, e il corvo volò via e vide che lo specchio dell’acqua si abbassava; esso si nutrí, volò intorno, gracchiò e non tornò piú indietro.Era ancora possibile dubitare che fosse stata trovata la versione piú antica della leggenda biblica del Diluvio? E non colpiscono soltanto l’analogia generale della vicenda; ma ci sono singoli particolari che ritornano nella Bibbia, come la colomba e il corvo, gli animali che Noè lasciò volare dall’arca. Il testo cuneiforme dell’epopea di Gilgamesh venne a porre all’epoca di George Smith una questione rivoluzionaria: la verità della Bibbia non era dunque la piú antica? Ancora una volta la conoscenza archeologica aveva fatto un enorme passo in avanti nel passato. Nuovi problemi si presentavano: La storia di Ut-napiscti era solo la conferma recata alla leggenda biblica da una leggenda ancora piú antica? Ma non era stato fino a poco tempo prima ritenuto leggenda anche tutto ciò che la Bibbia racconta di questa straordinaria terra tra i due fiumi? E non era apparso che tutte queste leggende contenevano un nucleo di verità? Non doveva quindi anche la storia del grande diluvio essere considerata qualcosa di piú di una semplice leggenda? A quali remotissimi tempi risaliva la storia della Mesopotamia?Quello che finora era stato creduto un muro impenetrabile, dietro cui non c’era che l’oscurità delle epoche senza storia, sarebbe presto apparso un semplice velario calato davanti ad uno spettacolo ancor piú remoto.Pochi anni dopo la scoperta di George Smith, verso il 1880, fu ancora un francese, e un agente consolare per giunta, di nome De Sarzec, che a Tello, in Babilonia, scoprí nella sabbia una figura di uno stile di cui finora non si era trovato nessun esempio in Mesopotamia; questa scultura era certamente affine a quelle che erano state rinvenute in precedenza, ma rivelava un’arte piú arcaica e monumentale, appartenente all’infanzia della civiltà umana e di gran lunga piú antica di quella egiziana, ritenuta finora senza contestazione la piú antica.La scoperta di questi antichissimi strati di civiltà, e di questo antichissimo popolo, è il frutto di un’ipotesi estremamente audace degli studiosi, confermata dal ritrovamento fortuito di Sarzec.Ma questo capitolo troverà la sua conclusione solo alla metà del secolo scorso, quando tre spedizioni partirono nel 1949 per rintracciare, in base alle informazioni di un contadino turco, i resti dell’arca di Noè sul Monte Ararat, un’impresa che a fine Ottocento sarebbe stata considerata l’assurda fantasia di cervelli malati.Magazine Cultura
Il Diluvio Universale nella Bibbia deriva da leggende sumeriche più antiche? Pare proprio di sì.
Creato il 26 settembre 2014 da PierluigimontalbanoPossono interessarti anche questi articoli :
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