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Il direttore artistico imbruttito

Creato il 02 ottobre 2015 da Cristiano Porqueddu @Cristiano195

Esiste una pagina Facebook che reputo divertente e ben gestita che si chiama “Il Milanese Imbruttito” nella quale vengono citati, con ironia e intelligenza, i modi di fare e di dire dell’abitante-medio della metropoli lombarda.

Parafrasando il titolo di quella pagina, pubblico oggi un post (un altro) dedicato a una vergognosa risposta ottenuta da uno di quelli che definisco Direttori Artistici della Domenica ovvero quelli che si trovano in mano il contributo dell’amico assessore da spendere nell’organizzazione di qualche concerto e che a mala pena sanno pronunciare un nome di un compositore non italiano.

Il testo che si legge in alto, è estrapolato dall’ennesima email ricevuta da uno di questi lestofanti che non si vergognano di dire che “invitano solo se invitati.” Io potevo anche essere un emerito incapace o suonare le pentole. A lui interessava solo essere invitato a sua volta.

Evito di pubblicare la mia risposta, la si può immaginare.

Invito caldamente i giovani interpreti a stare lontani da questi soggetti che invitano a suonare gli artisti non sulla base del repertorio e delle capacità di interpretarlo del musicista ma sui favori, sulle cene, sull’invito esteso a mogli e fidanzate (o mariti e fidanzati), sulla garanzia di essere a loro volta invitati a suonare (non importa cosa e come suonino: dovete invitarli per forza!), sulle finte pacche sulle spalle, sulla condivisione pubblica di foto in ristorante sotto le quali ci si ringrazia vicendevolmente e appassionatamente.

Non gliene frega un accidente che abbiate passato tutta la vita nella ricerca e nello studio di manoscritti, che abbiate proposto un programma di cui probabilmente non sanno nemmeno pronunciare i nomi dei compositori, che abbiate trascorso gli ultimi anni a studiare un particolare autore o un determinato periodo storico.

L’unica cosa importante è che voi gli organizziate il concertino. gli offriate la pizza, vi facciate la foto intorno al tavolo in ristorante e l’indomani mattina lo accompagnate i aeroporto.

Non cascateci. Non servono a nulla.

Disgustorama.

Evito di pubblicare la mia risposta. La si può immaginare.

Ma invito CALDAMENTE i giovani interpreti a stare lontani da questi soggetti che invitano i musicisti non sulla base del repertorio e delle capacità di interpretarlo del musicista ma sui favori, sulle cene, sull’invito esteso a mogli e fidanzate (o mariti e fidanzati), sulla garanzia di essere a loro volta invitati a suonare (non importa cosa e come suonino: dovete invitarli per forza!), sulle finte pacche sulle spalle, sulla condivisione pubblica di foto in ristorante sotto le quali ci si ringrazia vicendevolmente e appassionatamente.

Non gliene frega un accidente che abbiate passato tutta la vita nella ricerca e nello studio di manoscritti, che abbiate proposto un programma di cui probabilmente non sanno nemmeno pronunciare i nomi dei compositori, che abbiate trascorso gli ultimi anni a studiare un particolare autore o un determinato periodo storico.

L’unica cosa importante è che voi gli organizziate il concertino. gli offriate la pizza, vi facciate la foto intorno al tavolo in ristorante e l’indomani mattina lo accompagnate i aeroporto.

Non cascateci. Non servono a nulla.

Link su Facebook | https://www.facebook.com/ildirettoreartisticoimbruttito


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