Le unioni civili esistono e con esse anche il diritto ad amare ed essere amati. Per tutti. Pensare che ci fosse bisogno di una legge per legittimare un diritto naturale consentito a tutti appare quasi come una controversia, eppure per tanti, troppi anni, questo diritto è stato sconosciuto e calpestato.
Per la prima volta in Italia il 5 aprile 1972 a Sanremo ebbe luogo la prima manifestazione pubblica omosessuale per difendere la dignità di centinaia di migliaia di persone da un'ideologia fraudolenta che li categorizzava come vittime di una malattia, o meglio, di una "deviazione sessuale". Il 25 febbraio 2016 le unioni civili vengono finalmente riconosciute grazie ai 173 sì del Senato, una decisione storica se si tiene conto che mai prima d'ora un'aula parlamentare aveva affrontato ed approvato una legge per i diritti omosessuali.
Il ddl passa con lo stralcio della parte sulla stepchild adoption e sull'obbligo di fedeltà, ma il Partito Democratico, attraverso le parole di Luigi Zanda, ha già annunciato che " la stepchild adoption verrà convogliata completamente in un ddl ad hoc sulle adozioni che riprenderà tutta la materia e su cui chiederemo una corsia preferenziale. Pensiamo che tale legge debba essere approvata entro la legislatura, sia alla Camera, sia al Senato ".
Ma di cosa parla la legge sulle unioni civili? Il ddl non concede diritti esclusivamente alle coppie omosessuali, ma li estende anche alle coppie eterosessuali. La legge prevede la costituzione di un'unione civile tra due persone fisiche maggiorenni, l'obbligo reciproco all' assistenza morale e materiale e alla coabitazione nonché l'obbligo a contribuire ai bisogni comuni. I due coniugi potranno assumere un cognome comune scegliendolo tra i loro cognomi e vivere in una residenza comune.
Benchè non siano ancora previste le adozioni, l'articolo 3 recita che " resta fermo quanto previsto e consentito in materia di adozioni dalle norme vigenti", il che consente alla magistratura ordinaria di decidere caso per caso. Vi è accesso alla pensione di reversibilità e Tfr maturato. In caso di scioglimento dell'unione, verranno applicate le attuali leggi sui divorzi, pur non essendo obbligatorio il periodo di separazione.
Per le coppie eterosessuali la legge si esprime riguardo le convivenze. Si avrà una convivenza " se due persone maggiorenni sono unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinita' o adozione, da matrimonio o da un'unione civile ".
I conviventi hanno gli stessi diritti dei coniugi nell' assistenza del partner in carcere e in ospedale. In caso di morte di uno dei partner, l'altro ha diritto di subentrare nel contratto di locazione. Se il deceduto è proprietario della casa, il convivente superstite ha diritto di continuare a vivere in quella abitazione tra i due e i cinque anni, a seconda della durata della convivenza.
Vi è poi la possibilità, senza obbligo, di sottoscrivere un contratto che regoli i rapporti patrimoniali, anche in comunione dei beni. In caso di cessazione della convivenza sarà il giudice a stabilire il diritto di ricevere gli alimenti qualora versi in stato di bisogno e non sia in grado di provvedere al proprio mantenimento. Gli alimenti sono assegnati in proporzione alla durata della convivenza.
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