Magazine Cultura

“Il diritto di raccontare la propria storia”: Amiry, Barghouti e Khoury al Festivaletteratura di Mantova

Creato il 27 giugno 2014 da Chiarac @claire_com_

933995_10152805359135058_1031709835_nLa 18° edizione del Festivaletteratura di Mantova si terrà quest’anno dal 3 al a7 settembre.

Tantissimi i nomi italiani e stranieri che saranno ospiti di questa edizione del Festival che diventa “maggiorenne”, ma come al solito in questa sede ci concentriamo sugli autori arabi.

Non sono ancora in grado di dirvi i giorni in cui saranno presenti – perchè il programma non è stato ancora reso noto – ma posso dirvi in che contesto interverranno.

Attorno al filo della memoria si srotola la sezione dedicata alla poesia, intesa come “modalità privilegiata per riprendere il dialogo con alcune figure del Novecento che hanno lasciato un’eredità viva e parlante alle generazioni immediatamente successive”.

Ecco quindi che l’omaggio al poeta palestinese Mahmoud Darwish, in occasione della pubblicazione dell’antologia in prosa di cui vi ho parlato qualche giorno fa, Darwish. Una trilogia palestinese, verrà reso da Elisabetta Bartuli, curatrice del libro, Suad Amiry, architetto e autrice palestinese notissima in Italia (il suo ultimo libro tradotto in italiano è Golda ha dormito qui, Feltrinelli 2013) e Mourid Barghouti, acclamato poeta palestinese, autore del libro Ho visto Ramallah (Ilisso, 2005).

Mahmoud Darwish, Edward Said e Marcel Khalife

Una delle mie immagini preferite: Mahmoud Darwish, Edward Said e Marcel Khalife, tutti e tre insieme!

Non è un caso la presenza di due autori palestinesi, visto che uno dei focus del Festival sarà proprio sulla letteratura palestinese:

“un argomento legato alla memoria è anche la crisi di identità individuale e collettiva del nostro tempo, il sentimento di sradicamento, di perdita della patria che viene portato in primo piano -senza pretese di esaustività – nel focus che Festivaletteratura ha voluto dedicare quest’anno alla letteratura palestinese”.

Sull’argomento interverranno i già citati Suad Amiry, Mourid Barghouti e il romanziere e intellettuale libanese Elias Khoury, autore del romanzo capolavoro La porta del sole (Feltrinelli, 2014), che forse meglio di tanti altri ha saputo raccontare il popolo palestinese e non soltanto la sua Nakba.

E immagino (spero) che Khoury parlerà anche del suo ultimo, bellissimo romanzo, da poco tradotto in italiano: Specchi rotti (Feltrinelli, 2014).

Il programma del Festivaletteratura uscirà a fine luglio, ma intanto potete seguire gli aggiornamenti sul sito web, Twitter o Facebook.

Ps – la frase del titolo è ripresa da qui: “Bisogna riconoscere ad ognuno il diritto di raccontare la propria storia” ed è di Mahmoud Darwish


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :