La questione sonno per noi ha significato affrontare due problematiche diverse: la difficoltà nell’addormentarli e i continui risvegli una volta che c’ero riuscita. In entrambi i casi ho elaborato diverse strategie che ho modificato a seconda del figlio che avevo tra le mani braccia e comunque a mano a mano che loro crescevano. Ci potrei buttar giù un intero saggio.
La routine può essere utile ma non è detto che debba essere quella descritta nei libri.La storia che il bagnetto prima di dormire li rilassi e concili il sonno,ad esempio, su di noi non è servita e tutte le volte che ci ho provato me li sono ritrovata così vispi ed eccitati che eravamo pronti per il veglione di Capodanno. Per noi routine ha significato più che altro cercare di rispettare gli orari soprattutto quello della messa a letto, e infatti, a parte rare eccezioni, viviamo in clausura serale più o meno, da cinque anni.I pisolini diurni sono il male. Per noi è stato così e lo è tuttora. Se il pisolino diurno c'è, è lungo o è posizionato male (tipo metà pomeriggio), siamo nei guai. Possono bastare anche dieci minuti al momento sbagliato, per ritrovarmeli freschi e pimpanti fino allo spuntino di mezzanotte mentre io e il Principe soffriamo di narcolessia a partire già dalle nove.Per evitare di passare la notte insonne ogni strategia va bene.Con Cestino all'inizio mi son fatta un sacco di problemi, avevo deciso che doveva essere il figlio ideale ed io la mamma perfetta: volevo che dormisse nel suo letto e mi alzavo ogni volta che dovevo allattarlo. Lo cambiavo, lo cullavo e riaddormentavo, solo dopo tornavo a dormire, più o meno per cinque minuti, perché quasi subito ricominciava un nuovo giro. Per fortuna mi è stato subito chiaro che, a continuare così, non sarei sopravvissuta a lungo e ho cambiato strategia, allattando dove mi veniva più comodo e praticando il coo sleeping senza rimorsi.A pancia piena si dorme meglio.Ovvero quando ho iniziato lo svezzamento, ho visto i primi miglioramenti, non risolutivi ma di sicuro sostegno, e un po’ di frutta prima di dormire non gliel'ho fatta mai mancare, anche se la nostra pediatra non lo ha mai saputo!
La notte si dorme al buio più completo e in silenzio. Niente chiacchiere pre nanna né canzoncine. Questo in realtà vale solo per Cicina, perché una mia parola, anche una sola, per lei è sinonimo di voglia di chiacchierare e posso pure dire addio, non tanto a sogni di gloria, ma ai sogni in generale.In caso di risvegli s’improvvisa ma è vietato varcare il perimetro della zona notte, altrimenti sarà immediata l’associazione soggiorno-mattina e allora posso pure mettere su il caffè.Per onestà va però detto che in molti casi, tutte le strategie mie e del mondo, non hanno funzionato e di notti bianche ne ho avute lo stesso parecchie. Oggi a distanza di cinque anni, alterniamo notti buone, notti tragiche e notti di mezza via, consapevoli però che la maggior parte del lavoro in realtà, lo farà il tempo e la loro crescita, unita al fatto che in qualche modo il mio corpo si è pure adattato ed ha iniziato a funzionare anche in modalità "risparmio energetico". So di non essere un eroina per questo, di sicuro sono una sopravvissuta e pochi giorni fa, sfogliando un giornale, ho riso a crepapelle leggendo che