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Il discorso del Re

Creato il 11 febbraio 2011 da Frankezze

Il discorso del ReIl discorso del Re

E non c’è niente da fare ci sono persone che si adattano magnificamente agli impegni alle responsabilità delle loro vite perfettamente a loro agio nelle cose del mondo vanno avanti con passo leggero quasi ballando e altri che non lo sono per niente a loro agio entrano nelle stanze sempre a guardarsi intorno a cercare la porta dove uscire stare un po’ da soli.

E in questo film qui il protagonista di mestiere fa il Duca di York che è un mestiere dove si parla tanto in pubblico negli stadi nelle piazze nelle fabbriche e se è uno non è bravo a parlare può essere un problema perché non è così semplice mettersi a fare altro, e quindi continua a fare quello che deve fare cercando di migliorare e le cose non si mettono tanto bene per lui perché fa carriera  diventa addirittura Re del Regno Unito, è un mondo strano quello lì ché per fare carriera deve succedere necessariamente qualcosa ai tuoi familiari, cose spiacevoli perlopiù.

E io una volta dovevo parlare in pubblico leggere qualcosa di sacro che facevo la cresima e quelli del catechismo tra tutti scelsero proprio me per parlare c’era anche il vescovo e io non ce la facevo davvero a parlare davanti al vescovo sapevo che mi sarebbe venuto da ridere, che infatti è una cosa che fa ridere se uno viene e ti dice Guarda che domani parlerai davanti al vescovo.

E questo Duca non si può dire che sia simpatico si ferma giusto a un metro dalla simpatia quando sembra che stia per arrivarci arrivano i secoli di dinastia i corridoi pieni di quadri di tutti gli antenati nobili le Sue Altezze Reali che lo fanno cadere e lui rimane lì ce l’aveva quasi fatta, accidenti, e ha qualcosa di onesto, questo modo di farcelo vedere in fin dei conti niente smancerie è un film leale con chi lo guarda, in qualche modo e l’ attore che fa il re è bravo un bel po’ tra qualche giorno si meriterà un premio famoso e in Italia nessuno saprà il perché (oh, ma tutti crederanno di saperlo).

E io alla fine ero anche parecchio terrorizzato all’idea di scoppiare a ridere davanti a tutti davanti al vescovo mi sembrava una cosa che poteva avere delle conseguenze e cinque minuti prima di andare a leggere ho detto a tutti che ero davvero dispiaciuto non ce la facevo, e tutti fecero delle facce molto molto deluse.

E a me questo film è piaciuto, davvero, solo ogni tanto ha dei momenti che hanno quasi tutti questi film che raccontano le vite di persone celebri  che mettono gli aneddoti nelle conversazioni che quando succede sembra che gli sceneggiatori stiano lì tutti in fila a dirci che si sono preparati eh, hanno studiato mica hanno scritto così di getto, e in questo film non succede tanto come in altri film, però succede, bisogna dirlo.

E alla fine quelli della chiesa hanno fatto parlare un altro gliel’hanno chiesto ha detto subito di sì tutto entusiasta felice di parlare al vescovo per niente spaventato è stato davvero bravissimo è andato dritto al microfono senza neanche un’esitazione con passo leggero, quasi ballando.


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