I dissesti del credito cooperativo si estendono oltre l'Ongina ed il Taro e giungono anche in Friuli. Ai soci prestatori della Di Vittorio la soddisfazione di non essere soli, agli amministratori di essere i primi o quasi.
Scoppia il caso delle coop: a rischio 12 miliardi di euro
In Friuli oltre 20mila pensionati travolti dal terremoto di due società. Ma il dissesto del sistema può allargarsi in tutto il Paese: in ballo i risparmi di 1,3 milioni di italiani.
.......... Nel ventre molle delle cooperative, dove non ci sono ispezioni di Bankitalia, commissariamenti e segnalazioni sospette, per le società che hanno fatto crac hanno pagato azionisti e prestatori. Altro che bail in. Nel terremoto finanziario e giudiziario che ha travolto Cooperative Operaie e Coop Carnica in Fvg - senza scomodare i dissesti recenti della Di Vittorio a Parma e di Coopsette a Reggio Emilia - a pagare non sono stati arditi speculatori finanziari, ma un esercito di 20mila pensionati talmente certi dell'infallibile cassaforte cooperativistica da trasformare conti correnti in azioni e libretti, per 130 milioni di euro. Scandali che hanno macchiato l'immacolata reputazione de «La coop sei tu» e hanno fatto scattare pure l'allerta di Bankitalia, che alla vigilia del Salva-banche ha avviato una consultazione pubblica per arginare la raccolta selvaggia del risparmio e assicurare maggiori garanzie al popolo dei prestatori. .............