Questa volta troviamo Sacha Baron Cohen nei panni di un dittatore viziato che prende in giro la Democrazia Americana.
Titolo: Il dittatore
Regia: Larry Charles
Cast: Sacha Baron Cohen, Ben Kingsley, Anna Faris, John C. Reilly, Megan Fox, Edward Norton
Protagonisti: Criminali, Politici
Materia: Comicità Demenziale, Politica
Energia: Storie di vita
Spazio: New York
Tempo: 2010
Il supremo leader di Wadiya è un dittatore razzista, idiota che vive da nababbo, chiunque lo contrari anche per futili motivi lui lo fa uccidere.
E’ talmente odiato dal suo popolo che in pubblico manda i suoi sosia che vengono assassinati come mosche.
L’ONU lo convoca in USA e lui con tutto il seguito si trasferisce là per evitare sanzioni.
Ma lo zio Tamir che da tempo aspettava il momento giusto lo fa sparire e lo sostituisce con uni dei suoi sosia per instaurare una democrazia fantoccio e prendere il potere.
L’Ammiraglio Generale Hafez Aladeen riesce a salvarsi ma senza la barba e con un sosia al suo posto si ritrova solo a New York, armato solo della sua superbia.
Ad aiutarlo troverà una giovane vegana femminista, il contrasto di cultura tra i due è la scintilla per le situazioni Politically Scorrect che caratterizzano lo stile di Sacha Baron Cohen.
Film che parte da una dittatura africana immaginaria per arrivare a prendere in giro, estremizzandoli, i difetti della democrazia americana, dipinta a tratti come una dittatura.
Ritroviamo così tutti i cliche razziali, politici, e gli stereotipi negativi decantati con la comicità eccentrica tipica di Sacha Baron Cohen.
Voto Finale: Debole
Frase del Film: Solo andando in bagno dopo Osama vedrai il vero volto del terrorismo.