il divario incolmabile

Da Guchippai

volevo raccontarvi questa cosa non perchè mi voglio lamentare (infatti l'esito di questa vicenda un po' me l'aspettavo), semplicemente mi va di farlo. sul sito per trovare gli amici di penna giapponesi sono ovviamente iscritte persone di altri paesi; qualche tempo fa mi ha scritto un ragazzo italiano che chiedeva consigli perchè ancora non aveva iniziato a studiare e cercava di raccapezzarsi, e così ci siamo scambiati alcune email. a me fa piacere condividere le mie esperienze aiutando chi ne ha bisogno, forse perchè a mia volta in passato sono stata tanto fortunata da incontrare persone gentili e disponibili che mi hanno aiutato e quindi credo che sia importante passare il testimone, se posso dire così. alla fine di questo scambio di email, il tipo mi ha detto che si sarebbe voluto sdebitare con me e che, non potendo fare altro, poteva offrirmi la sua amicizia epistolare. perchè no?, dico io, un amico in più fa sempre piacere, ma sicuro che non ti disturba la differenza di età? e qui è caduto l'asino e ha pure fatto un bel botto. il tipo evidentemente non aveva letto il mio profilo e come ha saputo quanti anni ho è semplicemente sparito. a parte il fatto che magari poteva scrivermi due righe e dire, che ne so "avevo pensato che fossi una tenera pulzella, ma non sono interessato a scrivermi con vecchie babbione, quindi scusa e grazie ancora", invece il fatto che si sia rifugiato nel silenzio mi ha fatto pensare che abbia avuto paura, si sia sentito imbarazzato o si sia vergognato, e comunque non vedo perchè, dato che si parlava solo di amicizia. o forse i motivi sono altri, ad ogni modo, come dicevo, non mi sto lamentando di questo episodio in sè, sto giusto riflettendo sul fatto che noi esseri umani incasellati sempre il nostro prossimo in categorie che ci impediscono di vedere davvero chi abbiamo davanti. non mi ripeto, in fondo questa cosa l'ho già detta anche in passato in altre varianti; mi dispiace solo continuare a sbatterci il naso. che poi alla fine penso proprio che siamo noi stessi a rimetterci quando chiudiamo la porta in faccia a qualcuno solo perchè ci rifiutiamo di superare i nostri pregiudizi. 


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