Il DJ di nuovo sopra quota 18.000 Titoli “pesanti” quotat...

Da Pukos

Il DJ di nuovo sopra quota 18.000

Titoli “pesanti” quotati al Nasdaq hanno avuto rialzi significativi: Amazon, Microsoft, Facebook, Apple, Google, Cisco. Scende ancora General Electric.

La Borsa statunitense ha recuperato immediatamente quote importanti, qualche trimestrale migliore delle attese ha senz’altro contribuito a riportare fiducia a Wall Street, ma senza dubbio ciò che ha maggiormente influito è un dato macro particolarmente negativo.

Mi riferisco all’indice Fed di Chicago che nel mese di marzo è crollato a -0,42 punti, un risultato particolarmente negativo se si pensa che gli economisti avevano previsto un valore positivo (+0,10 punti).

L’indice Fed di Chicago non è un dato locale, bensì nazionale e racchiude un numero estremamente elevato di indicatori, appena è stato reso noto, un’ora prima dell’inizio delle contrattazioni, i futures sono saliti immediatamente e le Borse europee hanno rimbalzato.

Evidentemente era il segnale che i mercati attendevano, ora la Fed non avrà assolutamente il coraggio di aumentare i tassi, come minimo se ne riparlerà verso la fine dell’anno, ma diventa più probabile che la decisione possa slittare al 2016.

Contemporaneamente, ciliegina sulla torta, qualche trimestrale ha stupito positivamente, è il caso di Morgan Stanley il cui utile è cresciuto del 60% grazie soprattutto alle attività di trading.

Il mercato, però, ha premiato maggiormente IBM che al termine della seduta comunicherà la propria trimestrale.

Per restare in tema di dati societari sottolineiamo anche la trimestrale di Halliburton uno dei colossi fra i fornitori di servizi all’industria petrolifera che ha comunicato un utile decisamente superiore al consenso.

Domani ci investirà una gragnola di dati trimestrali, citiamo solo le aziende più importanti: Amgen, Du Pont, Ibm, The Travelers, United Technologies, Verizon e Yahoo.

Dow Jones (+1,17%) svetta Ibm (+3,42%), evidentemente il mercato si attende una trimestrale sorprendente, alle sue spalle altri due colossi del settore informatico come Microsoft (+3,08%) ed Apple (+2,28%)

Sul fondo quarto ribasso di fila per General Electric (-0,84%) che cerca una quota alla quale appoggiarsi e spera sia 27 dollari, cali decisamente contenuti anche per American Express (-0,12%), Unitedhealth (-0,11%) e Pfizer (-0,09%).

S&P500 (+0,92%) sempre il settore tecnologico guida i rialzi con Amazon (+3,71%) che sembra pronto per tornare sui massimi dello scorso anno, torna a salire anche Facebook (+2,86%) ed Hewlett Packard (+2,71%)

In calo Colgate Palmolive (-1,18%), Gilead Sciences (-0,72%) e Schlumberger (-0,42%).

Nasdaq (+1,27%) continua imperterrito la scalata Check Point Software Technologies (+4,99%), bene anche Discovery Comm. (+3,54%) ed American Airlines Group (+3,26%)

Saliscendi (oggi scendi) per Mylan (-2,55%), Altera (-1,95%) e Charter Comm. (-1,53%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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