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Il DNA incastra Jack? - Terza Parte

Creato il 13 settembre 2014 da Alessandro Mana
Il DNA incastra Jack? - Terza Parte

Il DNA incastra Jack? - Terza Parte

Nell' articolo precedente, abbiamo visto come funziona una profilatura del DNA, su quali tipo di analisi si basi e su come si debbano conservare le prove trovate su una scena del crimine per evitare ogni tipo di contaminazione.

Il 7 settembre 2014, viene smascherata l'identità di Jack lo Squartatore, riportata in anteprima da un tabloid britannico, il , grazie all'analisi del DNA mitocondriale effettuata sullo scialle di Catherine Eddowes, prelevato in Mitre Square la notte del suo omicidio.

Ma quanto sono affidabili i dati? Esiste la possibilità che le prove siano state contaminate in qualche modo in 126 anni? Cosa sappiamo veramente sullo scialle di Catherine Eddowes?

Nel libro The Jack the Ripper A-Z, lo scialle viene descritto come di forma rettangolare (circa 243x61 cm.), in seta e decorato con una stampa floreale. Esperti in tessuto lo hanno provvisoriamente datato alla fine del XIX o all'inizio del XX secolo. Lo scialle proviene dalla famiglia dell' agente Amos Simpson, che si dice lo abbia rimosso da Mitre Square il 30 settembre 1888; è interessante notare che ci sono delle macchie sulla scialle che si crede possano essere di sangue secco.

Il DNA incastra Jack? - Terza Parte

Amos Simpson è nato nel 1846 e si unì alla Metropolitan Police nel 1868 con il Warrant Number 49611. Inizialmente viene assegnato alla Y Division (Kentish Town), viene poi trasferito alla N Division (Islington) nel 1886, dove a quanto pare ha prestato servizio al momento degli omicidi di Whitechapel. Secondo la tradizione della famiglia, Simpson è stato il primo ufficiale di polizia a trovare il corpo in Mitre Square e che ha preso lo scialle, probabilmente come souvenir.

Anche se nessuno suggerisce alcun inganno intenzionale da parte della famiglia Simpson, questo aneddoto pone diversi problemi. Dalla documentazione ufficiale della polizia, in particolare, risulta che l' agente Watkins della City Police è stato il primo a trovare il corpo di Catherine Eddowes. Inoltre, considerando che la scena del crimine era nella giurisdizione della City Police, e non quella del MET, per quale motivo Simpson sarebbe stato lì?

Non vi è alcuna traccia che Simpson sia stato distaccato alla H Division durante le indagini, quindi è altamente improbabile che sia stato coinvolto. Il confine meridionale della N Division era la City, per cui c'è la possibilità che un giovane agente possa aver risposto in modo concitato a tutte le chiamate di assistenza. Un ufficiale con 20 anni di esperienza come Simpson, avrebbe risposto alle stesse chiamate?

Assumendo che Simpson si sia ritrovato in qualche modo in Mitre Square la sera del delitto, nessuno lo ha visto rimuovere un elemento di prova potenzialmente importante (che non è mai stata menzionato nella lista dei beni o nella descrizione della Eddowes la notte del suo delitto)? E perché mai Simpson, un integerrimo agente dal buon carattere e un curriculum immacolato, commetterebbe un reato così grave?

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Catherine Eddowes avrebbe potuto indossare un abito del genere? Lo scialle è di buona qualità e deve essere stato un oggetto di valore nel 1888 Se la Eddowes lo avesse avuto, invece degli stivali di Kelly, lo avrebbe dato in pegno? A meno che non avesse avuto uno valore sentimentale speciale, senza dubbio l'avrebbe fatto. Alcuni autori hanno osservato che l'oggetto non sembra affatto essere uno scialle, ma un tipo di tovaglia o runner (un panno decorativo posto sopra la tovaglia "migliore" nei salotti vittoriani) viste le sue dimensioni. La Eddowes l'avrebbe indossato se non fosse stato un capo di abbigliamento? Anche in questo caso, è improbabile, ma non oltre il regno della probabilità considerando che la Eddowes stava indossando o trasportando tutti i suoi averi.

Il ripperologo Tom Wescott ha suggerito un'altra possibile teoria nel suo lavoro The Bank Holiday Murders. Egli teorizza che forse è lo scialle di , usato per arginare l'emorragia subita nel brutale attacco in cui ha riportato lesioni mortali. In alternativa, Wescott ipotizza che lo scialle sia collegato ad un altro famoso delitto dell'epoca e di cui ancora oggi non abbiamo alcuna conoscenza.

Nel 1988, i discendenti dell'agente Simpson tagliano due pezzi di scialle che vengono poi incorniciati ed esposti in svariati negozi, tra cui un negozio di video ed un antiquario. Questi "campioni" ora si crede appartengano ai due ripperologi Andy e Sue Parlor. Il resto dello scialle è stato prestato al Black Museum a Scotland Yard nel 1991 dove è rimasto per sei anni prima di ritornare nelle mani della famiglia Simpson.

Nel 2006, lo scialle è stato sottoposto ad esami forensi per il documentario di Channel 5 dal titolo Jack the Ripper: The First Serial Killer. I risultati dell'esame furono inconcludenti in quanto non si riuscirono a trovare dei campioni di DNA utilizzabili. Ulteriori prove forensi sono state condotte per il documentario di Jack the Ripper: Prime Suspect, che hanno individuato sangue e sperma sul tessuto, ma non DNA utilizzabile.

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Nel 2007, la famiglia Simpson ha messo lo scialle in vendita all'asta (Lacy Scott & Knight Auction Centre di Bury St Edmunds nel Suffolk), ma non è riuscito a soddisfare il prezzo minimo. Tuttavia, lo scialle è stato venduto privatamente al miglior offerente due settimane più tardi e l'acquirente, ora sappiamo, è stato Russell Edwards.

Oltre alla recente apertura di un negozio che vende souvenir a tema su Jack lo Squartatore a Spitalfields, Edwards ha anche studiato il caso per venti anni. Ora nel suo libro Naming Jack the Ripper,sostiene di avere nuove e sorprendenti rivelazioni riguardanti lo scialle.

Ipotizzando che, in 126 anni e con tutti questi passaggi di proprietà, le prove biologiche presenti sullo scialle non siano state contaminate, l'analisi del DNA mitocondriale effettuata sullo scialle che valore ha?

La risposta più esauriente ce la fornisce proprio il Federal Bureau of Investigations:

L'elevata sensibilità di analisi del mtDNA permette agli scienziati forensi di ottenere informazioni da elementi di prova associati ad omicidi o altre indagini penali, identificazioni di cadaveri, casi irrisolti, e piccoli pezzi di prova contenente poco materiale biologico. Il patrimonio genetico materno del mtDNA permette agli scienziati di confrontare il profilo mtDNA delle prove (peli, ossa, ecc) con i campioni di riferimento dell'individuo, sua madre, i suoi fratelli e sorelle, o qualsiasi altro membro della famiglia discendente dal ramo materno. Questi campioni dovrebbero avere gli stessi profili mtDNA perché tutti i parenti del ramo materno ereditano lo stessa mtDNA. Poiché il mtDNA viene ereditato dalla madre e più persone possono avere lo stesso tipo di mtDNA, identificazioni uniche non sono possibili utilizzando questo tipo di analisi. Tuttavia, la profilatura mediante mtDNA è una tecnica eccellente da utilizzare per ottenere informazioni nel caso in cui l'analisi del DNA nucleare non sia praticabile.

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Secondo gli esperti di Patricia Cornwell, che ha fatto effettuare esami simili per dimostrare che Jack lo Squartatore era Walter Sickert, nel 1901 la popolazione dell'Inghilterra era di 40 milioni di abitanti. Su questo dato, una corrispondenza genetica di una profilatura del mtDNA indicherebbe che 1 su 400.000 potrebbe avere lo stesso DNA mitocondriale.

La corrispondenza genetica su una profilatura del DNA nucleare è 1 su 1.000.000.000.

La domanda o le domande che necessitano di risposta ora sono:

Al di là di ogni ragionevole dubbio, questo scialle è appartenuto o è stato in possesso di Catherine Eddowes? I risultati del mtDNA sono accurati come si sostiene e possono essere accettati dal mondo scientifico?


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