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Il dolce far niente stimola la creatività dei bambini

Creato il 16 settembre 2013 da Assugoodnews @assunta73

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Questo post mi è venuto in mente parlando con un po’ di mamme amiche o semplici conoscenti. In comune tra loro l’inizio della scuola. Io e Giulia – due anni e otto mesi – siamo ancora al primo anno di scuola materna, ma le mamme di cui parlo hanno figli alle scuole elementari. Questo significa non solo compiti ma anche la ripresa di tutte le attività sportive, educative e simili con cui riempire il tempo libero – poco peraltro – dei piccoli di casa. Le domande che mi sono sempre posta in merito alla quotidianità dei bambini si possono riassumere in una: “ma non fanno troppe cose?”.

Voglio dire, se riempiamo le loro giornate di impegni nel tempo libero a cui associamo le ore a scuola e magari un po’ di tv prima di cena capite bene che questi bambini, sin da piccoli, non imparano ad avere tempo libero. Quello vero, per il quale bisogna inventarsi qualcosa. Il rischio è che si annoino troppo in fretta e diventino adulti incapaci di restare soli con se stessi cullati dal dolce far nulla.

In questi giorni mi sono fermata a riflettere molto su questi aspetti, con più insistenza rispetto agli altri anni probabilmente per la presenza di Giulia nella mia vita. Siamo talmente presi dalla frenesia delle nostre vite e dagli impegni ormai sovrapposti l’uno all’altro che non ci rendiamo conto di inglobare i bambini in questo turbinio assurdo. E cosi loro non imparano a rallentare, vivono di corsa e non hanno tempo libero da trascorrere in balia della propria fantasia e creatività.

Anche la fantasia ha bisogno del suo spazio. Fosse anche solo per un’ora al giorno è bene che i bambini possano avere del tempo assolutamente vuoto. Minuti che gli vedrete riempire con una facilità estrema semplicemente utilizzando cose semplici. Io lo faccio con Giulia: a volte si perde con un fazzoletto di stoffa con il quale avvolge oggetti, chiacchiera, inventa storie, crea giochi. Quello è tempo dedicato alla sua fantasia. E’ un tempo prezioso e molto importante. E’ il frutto buono della noia. La studiosa inglese Teresa Belton dichiara che “la noia aiuta a scegliere, nell’oceano delle cose, quello che ha significato per noi”.

Valgono anche le attività fatte insieme ai genitori o ai nonni purchè siano puramente creative: lavoretti manuali, passeggiate nel parco alla scoperta degli alberi, giretto in bici per scoprire la città. Noi per primi possiamo spremere la nostra fantasia e poi coinvolgere i bambini.

Potete approfondire questo argomento in un nuovo libro che mi sento di consigliare a tutte le mamme, me inclusa. Si tratta di “Elogio del tempo perso” di Sandra Dema, curatrice di progetti educativi per le scuole, edito da La Meridiana.



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