Il delirio di onnipotenza da cui sono affetti militari e “uomini” di governo si palesa in tutto il suo orrore nelle farneticazioni di Lyndon B. Johnson, presidente degli Stati Uniti dal 1963 al 1969. Già nella seconda metà del XX secolo il Gotha aveva chiari gli obiettivi: il dominio del pianeta mediante il controllo delle condizioni meteorologiche e climatiche. Il soggiogamento del clima è oggi scopo pienamente conseguito, uno scopo che è più che altro un espediente da cui si diramano altre finalità ancora più sinistre: lo sfoltimento della popolazione, l’ingegnerizzazione della natura e simili amenità.
“Dallo spazio riusciremo a controllare il clima sulla terra, a provocare alluvioni e carestie, ad invertire la circolazione delle correnti oceaniche, ad aumentare il livello dei mari, a cambiare la direzione della corrente del Golfo e rendere gelidi i climi temperati. Esiste qualcosa di più importante dell'arma finale ed è il controllo finale. E’ un controllo totale della Terra che si trova da qualche parte lassù nello spazio”.
Nel 1958 con questo avvertimento il futuro presidente degli Stati Uniti d’America, Lyndon B. Johnson, lanciò una grave minaccia contro l’umanità, pochi anni prima che John Fitzgerald Kennedy fosse assassinato dalla C.I.A.
Kennedy aveva ordinato lo smantellamento dei missili Jupiter a testata nucleare, le cui rampe erano state installate in Puglia. I missili erano puntati contro l'Unione Sovietica.
Nel 1958 le applicazioni militari su scala regionale per la manipolazione elettromagnetica dell'atmosfera terrestre, sulla base degli studi condotti da Nikola Tesla, erano già in corso. L’allora consigliere della Casa Bianca riferì al presidente Eisenhower che il Ministero della difesa stava studiando delle tecnologie per variare le cariche elettriche della terra e dell’aria, al fine di influire sul tempo meteorologico nel quadro di progetti volti alla di “difesa” nazionale.
Il guerrafondaio Johnson, allora senatore, lamentando la scarsa sensibilità dell’esecutivo nei confronti delle esigenze di militarizzazione dello spazio, asserì: "In sostanza, l'Unione Sovietica ha valutato il controllo dello spazio come un obiettivo prioritario della politica nazionale. Al contrario, le nostre decisioni il più delle volte sono state assunte, considerando problemi di bilancio”.
Molti saggi monografici rivelano che le missioni lunari appartengono per lo più ad una vasta montatura per ingannare il popolo statunitense ed il mondo. L'esplorazione dello spazio condotta dalla N.A.S.A. non è mai stata finalizzata al progresso ed al miglioramento dell'umanità, a differenza di quanto sostenuto, ma al dominio del pianeta attraverso il dispiegamento di armi spaziali utili al controllo del clima della Terra.
La storia di tutti gli inganni succedutiisi dopo la Seconda guerra mondiale dovrebbe essere un campanello d'allarme per coloro che sono stati abbindolati dalle false contrapposizioni, dalle menzogne del potere culminate nella frode nota come “riscaldamento globale” causato dalle emissioni di biossido di carbonio in atmosfera. Partiti politici, presidenti, istituzioni come l’O.N.U. sono coinvolte in una capillare campagna di disinformazione mediatica.
Sulla base di una normativa statunitense (National Aeronautics and Space Act del 1958), il presidente Eisenhower incaricò il senatore Johnson di presentare una risoluzione degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, per chiedere l'esplorazione pacifica (sic) dello spazio. I risultati sono sotto, anzi sopra gli occhi di tutti.
Traduzione ed adattamento a cura di Tanker enemy.
Fonte: sulatestagiannilannes.blogspot.it
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