Nella mia quadrilogia di letture d'inizio anno compare "The Giver", di Lois Lowry, gentilmente prestatomi dalla mia cucciolotta adorata e fervida lettrice.
Breve, brevissima recensione, perché ho solo due cose da dire.
In positivo:# bello il tema: la distopia, la Comunità perfetta, il mondo perfetto dell'Uniformità, la linearità, la mancanza di colori, la superficiale coerenza delle emozioni, la loro facile gestione, l'assenza di passione... e poi la scoperta, il colore, i colori, le emozioni, il dolore e la sofferenza così come l'amore, la gioia, la paura, il coraggio, la scelta. La Memoria che salva ciò che neppure la perfezione è in grado di conservare. Le mele rosse rosse rosse ...
I dubbi:# la scrittura troppo semplicistica. Meritava di più: meritava più sfumature, meritava una discesa stilistica più approfondita nel cuore delle cose, proprio per la bellezza e l'importanza del tema. Meritava che l'autrice ci trascinasse più a fondo, senza paura, con maggiore enfasi, con più metafore e poesia. Perché questo libro meritava davvero di più.
# Il finale. A pelle. Non mi ha convinto neppure nel film...
Ma......è da leggere. Comunque. Per non dimenticare.